22 maggio 1963, il Milan vince la Coppa dei Campioni: prima volta per un’italiana

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Il 22 maggio 1963, in una notte magica, il Milan conquista la Coppa dei Campioni. Serata storica anche per l’Italia: per la prima volta in otto edizioni la “coppa con le orecchie” arriva nel nostro Paese.

Per i rossoneri gioia doppia. Avevano già provato in precedenza ad aggiudicarsi il trofeo, sconfitti però in finale. Ora la seconda occasione, anche se bisogna superare nientemeno che il Benfica campione in carica.

I portoghesi, come da regolamento, iniziano la loro marcia dagli ottavi di finale. Si presentano all’atto finale imbattuti: strada facendo eliminano i norvegesi dell’Ifk Norrkoping, poi i cecoslovacchi del Dukla Praha e gli olandesi del Feyenoord. Grande mattatore, ancora una volta, il mitico Eusebio.

Il Milan, invece, fa il suo esordio contro l’Union Luxembourg. Una formalità, con 14 reti messe a segno e zero subite. Poi si inizia a fare sul serio agli ottavi. Di fronte ci sono gli inglesi dell’Ipswich Town, che si rivelano abbastanza tosti. Più facile i quarti contro i turchi del Galatasaray, esaltante la semifinale con gli scozzesi del Dundee United: eliminati con un 5-1 casalingo dopo la sconfitta per 1-0 in trasferta nel match di andata.

Si arriva alla finale di Wembley e, tanto per cambiare, la prima firma la lascia Eusebio. Gli bastano 19 minuti per prendere le misure e infilarsi nella difesa rossonera per trafiggere l’incolpevole Ghezzi.

Per i rossoneri si mette male, ma l’allenatore Nereo Rocco risistema gli uomini in campo: basta spostare Trapattoni in marcatura sul fuoriclasse lusitano per annullare la potenza offensiva del Benfica. Nel secondo tempo, ritrovata la fiducia, il Milan è padrone del campo. E al 58′ arriva il pareggio con Altafini, bravo a spedire il pallone in rete dopo una respinta del portiere Costa Pereira su tiro di Rivera. Ancora Altafini, una dozzina di minuti più tardi, scalda il popolo rossonero con una fantastica doppietta. Per lui significa 14 reti messe a segno nella competizione. Per il Milan la rimonta coincide con una notte da leggenda e con l’inizio di una lunga serie di successi internazionali.

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