Abusi sulla nipotina: nonno condannato dopo 17 anni

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BRESSO – Il reato è orribile, i tempi della giustizia in questo caso non sono stati da meno. Un pensionato residente in città, accusato di avere ammesso abusi sessuali ai danni della nipotina che gli veniva affidata dai genitori, per 17 anni ha potuto circolare liberamente sul territorio in attesa della sentenza definitiva. Ora eviterà il carcere: a causa dell’età il giudice ha deciso di fargli scontare la pena di quattro anni ai domiciliari.

Si chiude così la lunga vicenda iniziata nel 1998, quando i genitori di una bambina di 5 anni, entrambi impegnati per lavoro, avevano deciso di “sfruttare” la disponibilità del nonno durante la giornata. Doveva essere il compagno di giochi, quello in grado di tenerle compagnia e di farla divertire. In realtà si è rivelato un orco: nel 2000, venuta a galla la verità, l’uomo era finito sotto processo per abusi sessuali aggravati e continuati.

Nel 2009 era arrivata la condanna a 9 mesi di reclusione per atti persecutori nei confronti del papà della bambina mentre il processo principale, quello per il reato mostruoso, faceva il suo corso. A distanza di 17 anni dagli abusi il nonno orco è stato condannato: quattro anni di reclusione.

Il problema, però, è che ora ha 82 anni e le sue condizioni non sono ritenute compatibili con il regime carcerario. Il giudice ha pertanto disposto la detenzione domiciliare. Nel frattempo lui si è fatto la sua vita, quella bambina oggetto delle sue perversioni è una splendida ventiquattrenne che cerca di dimenticare il suo passato.

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