MONZA – Aiuole utilizzate come discarica a cielo aperto. I soliti incivili, non vedendo cartelli di divieto, né conoscendo il regolamento urbano che vieta l’accesso nelle aiuole, si sono sentiti autorizzati a trasformarle in pattumiera domestica.
Un’immagine davvero poco edificante quella che ci fornisce Barbara Zizza, anima del gruppo facebook “Monza a 4 zampe”, che nei giorni scorsi ci ha inviato le fotografie delle aiuole pubbliche e nelle aree verdi di via Biancamano: per terra una siringa, bottiglie di birra, e poi cartacce, bicchieri di carta e di plastica.
Ritornando quindi sulla polemica, sollevata nelle scorse settimane, dal consigliere comunale Pietro Zonca (Pd) che denunciava l’irregolarità dei cartelli posizionati dalla Giunta Allevi che permettono l’acceso dei cani nelle aiuole sollecitando, perè, i padroni a raccogliere le deiezioni.
Zonca infatti ribatteva affermando che il regolamento urbano vieta comunque l’accesso alle aiuole agli animali, affermando quindi che quei cartelli sono irregolari. Accesso vietato anche agli incivili.
“Se si vuole seguire il regolamento alla lettera – precisa Zizza – non si deve vietare l’ingresso solamente ai cani e quindi ai loro padroni, ma a tutti gli umani. Quindi accanto alla sagoma del cane va messa quella dell’uomo”. I nuovo cartelli, posizionati dall’inizio dell’anno, hanno sostituito quelli di divieto di accesso posizionati dall’allora Giunta Scanagatti per rimediare alla maleducazione dei padroni che non raccoglievano le deiezioni e alle lamentele dei giardinieri che quando andavano a tagliare l’erba si ritrovavano con i ricordini non solo sotto i piedi.
“Se invece, come dichiarato dalla vecchia amministrazione volevano sensibilizzare la raccolta delle deiezioni – precisa Zizza – il cartello di divieto che punisce tutti i padroni dei cani non è assolutamente educativo, perché nega l’accesso anche a coloro che raccolgono le deiezioni. Non si sensibilizza vietando”.
Difendendo il lavoro svolto dall’amministrazione comunale in collaborazione con Enpa.