Alfredino Rampi: la tragedia di Vermicino diventa un film

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SOVICO – Una storia ancora viva nel cuore e nella mente degli italiani: quella di Alfredino Rampi, il bimbo morto nel 1981 dopo essere caduto in un pozzo a  Vermicino.
Una triste vicenda che è diventata un film intitolato “Alfredino, l’Italia in fondo a un pozzo” che verrà proiettato domani, sabato 13 gennaio,  alle 21 al Centro culturale teatro OppArt in via Giovanni da Sovico 113.

Il film – vincitore del Dott Festival 2017 – è il racconto della tragedia del piccolo Alfredo Rampi, precipitato a 36 metri di profondità nel pozzo di Vermicino, e dei tentativi di salvarlo nelle 36 ore successive.

Una storia che ha sconvolto il Paese, con la prima diretta no-stop a coprire un caso di cronaca, un evento mediatico che doveva documentare una storia a lieto fine e che alla fine si è trasformato in uno shock collettivo nazionale. Una storia che assomiglia a mille altre storie italiane, fatta di improvvisazione, approssimazione, coraggio, cialtroneria, conflitti tra poteri, politica, vanità. Come se quel pozzo avesse avuto il potere di risucchiare come in un gorgo tutto il Paese per poi risputarlo fuori sempre uguale a se stesso, eppure per sempre mutato.

Per molti dei commentatori dell’epoca quell’evento segnò un punto di non ritorno, una sorta di svolta. In quegli anni nasceva la tv privata. Si realizzava quel mutamento antropologico che Pasolini (morto lo stesso anno in cui nasceva Alfredino) aveva profetizzato.

Un film per ricordare, ma soprattutto per riflettere su una tv sempre più spettacolarizzata.
Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 039. 9008448 o inviando un’email a biglietteria@oppart.it

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