MONZA – “Grazie per la fiducia che il sindaco Allevi ha riposto in me: la ripagherò dando tutto me stesso, mi concederò totalmente al Comune di Monza. Sono uno che scende in trincea, a cui piacciono le sfide”.
Queste le prime parole dell’avvocato Pasquale Criscuolo, neo segretario e direttore generale del Comune di Monza che inizierà la sua avventura lavorativa dall’1 ottobre. Lunedì mattina la conferenza stampa di presentazione spiegando fin da subito obiettivi e sfoderando il temperamento di chi ama intraprendere nuove avventure e raggiungere importanti obiettivi con quello primario di riorganizzare non solo gli uffici, ma anche la mentalità dei dipendenti comunali di Monza.
Una lunga carriera alle spalle, con una parentesi lavorativa anche nella città di Teodolinda nelle vesti di avvocato libero professionista che tra il 1994 e il 1996 ha bazzicato nei corridoi del Tribunale cittadino. “Conosco discretamente Monza, ma me ne sono innamorato vent’anni fa – ha proseguito – è una città dalle grandi potenzialità e possibilità di crescita”.
Cultore del diritto amministrativo (con una passione per l’anticorruzione e per la trasparenza che lo vedono docente in corsi in tutta Italia) l’avvocato Criscuolo ha già ricoperto ruoli di segretario generale nei Comuni di Gianico (in provincia di Brescia), Belsito e Malito (in provincia di Cosenza), Sersale e Soverato (in provincia di Catanzaro dove in entrambi gli incarichi ha ricoperto anche il ruolo di direttore generale), di Segrate e di Cologno Monzese. Fino all’ultimo incarico come segretario comunale del Comune di Cremona, ruolo che ricopre da otto anni riconfermato anche dalla nuova giunta di centrosinistra. “Monza è stata difficile e sofferta – ha aggiunto – Un incarico certamente più prestigioso, ma a Cremona aveva stretto legami professionali e umani”.
Il neo segretario e direttore generale ha le idee ben chiare sulla organizzazione della macchina comunale.
“La pubblica amministrazione oggi è formata da ottime professionalità, ma manca un approccio mentale diverso – ha spiegato – Bisogna riavvicinare la comunità alle istituzioni, togliere quel sentimento di sfiducia verso la pubblica amministrazione, quel mondo burocratico ed elefantiaco. Bisogna avere il coraggio di scegliere e di decidere”.
Maggiore comunicazione tra gli uffici (“spesso quello che fa la mano destra non sa quello che fa la mano sinistra”, ha commentato il sindaco Allevi riferendosi alla comunicazione non sempre puntuale tra i vari uffici di piazza Trento e Trieste), abbattere l’autoreferenzialità, imparare a colloquiare e collaborare con i cittadini, snellire e velocizzare i tempi di risposta: questi alcuni degli obiettivi dell’avvocato Criscuolo. Molto attento anche al tema della spending review.
“Oggi, rispetto al passato, amministrare è più difficile – ha aggiunto – è necessario capire dove fare i tagli ma anche dove procacciare risorse riducendo i costi di funzionamento della macchina burocratica”.
Per far questo è fondamentale il gioco di squadra. Una mentalità manageriale che il nuovo direttore e segretario generale vuole diffondere anche tra i dipendenti del Palazzo, a tutti i livelli. “Quando si prende un goal non è colpa dei difensori, idem quando si fa rete non è per merito degli attaccanti. Ma è un gioco di squadra – ha aggiunto, con una similitudine calcistica – Bisogna avere spirito di servizio, apertura mentale, basta guardare soltanto al proprio orticello. Sono certo che insieme ai dipendenti comunali faremo un bellissimo lavoro a servizio della città di Monza”.
L’avvocato Criscuolo prima di tutto dovrà riorganizzare la grande macchina del Comune di Monza formata da 870 dipendenti (con dieci dirigenti di cui due andranno in pensione entro la fine dell’anno) e 67 con un contratto a tempo determinato. Troppo presto per parlare di accorpamenti e diminuzione del numero dei dirigenti.
Intanto la prima spending review (seppur minima) è stata fatta sullo stipendio del neo direttore: un compenso anno lordo di 125mila euro (con indennità di risultato già calcolate), leggermente inferiore a quello del suo predecessore Mario Spoto.
Barbara Apicella