MONZA – Niente tasse locali per i primi anni per coloro che verranno ad investire a Monza. Questo il progetto del sindaco Dario Allevi per attirare gli imprenditori sul territorio cittadino, favorendo non solo il commercio ma anche nuovi posti di lavoro. E per il rilancio di aree dismesse – spesso barattate con l’apertura di centri commerciali – il sindaco invita alla creazione di alberghi invece che di supermercati, in una città dove le strutture recettive sono poche, con turisti e manager che in trasferta a Monza per piacere o business si trovano spesso costretti ad emigrare per dormire.
L’annuncio nei giorni scorsi, durante il consiglio comunale di presentazione delle linee programmatiche di mandato, ribadendo l’intenzione più volte dichiarata in campagna elettorale di attirare nuovi investitori e di favorire il commercio locale. Sui tempi della detassazione e sulle modalità per incentivare ulteriormente il progetto Allevi non si è sbilanciato, mentre è stato ben chiaro sull’intenzione di stoppare l’apertura di nuovi centri commerciali e supermercati investendo maggiormente nei negozi di vicinato.
“Dobbiamo incrementare il commercio locale, di centri commerciali e supermercati ne abbiamo più che a sufficienza – ha spiegato – E aprirne di nuovi non aumenterebbe i consumi. Piuttosto bisogna incentivare l’apertura di alberghi e di negozi di vicinato, in un progetto di rilancio del commercio e dell’artigianato locale. Meno negozi aperti portano maggiore criminalità”.
L’intenzione è di fermare la saracinesca selvaggia che negli ultimi anni, sia in centro sia in periferia, ha visto un susseguirsi di attività storiche e non dover chiudere. Allevi non ha dubbi: detassare le nuove attività potrebbe essere un incentivo per portare i negozianti ad aprire bottega a Monza.
Un’idea che però ha sollevato qualche perplessità tra i banchi della maggioranza, soprattutto in merito all’apertura di nuovi supermercati e in particolare del progetto stoppato della Coop che dopo l’inaugurazione in via Lecco intendeva bissare con uno store più grande in città.
“Ci sono pregiudizi nei confronti della Coop – ha commentato il consigliere comunale Pietro Zonca (Pd) nella seduta successiva – ma se un altro supermercato presentasse un progetto in città si direbbe no a una nuova apertura?”. A sostenere la posizione di Zonca anche Egidio Riva, capogruppo del Pd che ha rivolto una domanda precisa al sindaco: “Perché un no così forte nei confronti della Coop? – ha chiesto in aula – perché questo atteggiamento verso una realtà che vuole aprire un’attività in città?”.
E la guerra dei carrelli continua.
Barbara Apicella