Andrea Foffano: il buio dietro la Bosnia

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Andrea Foffano: il buio dietro la Bosnia

Andrea Foffano, docente e saggista brianzolo, nel suo ultimo libro analizza in un’ottica molto particolare ciò che probabilmente avvenne dietro le quinte di uno dei più crudeli conflitti della storia moderna: quello balcanico.

Partendo da un episodio emblematico, quello della strage del mercato di Sarajevo del 5 febbraio 1994, Foffano cerca di ricostruire lo scenario geopolitico del tempo, riconoscendo nell’episodio uno assai strategico casus belli per l’intervento della NATO nella ex-Jugoslavia.

Ma il colpo è stato veramente sparato dall’esercito serbo, come i media occidentali hanno sostenuto?

La risposta a questo e ad altri quesiti la trovate nel breve e chiarificatore saggio pubblicato dalla Casa Editrice Kimerik.

Un’opera che non manca di porre l’accento su altri enigmi irrisolti che hanno spesso caratterizzato il conflitto, come il traffico d’armi e il mercato nero durante l’assedio di Sarajevo, o il ruolo passivo dei caschi blu olandesi durante il massacro di Srebrenica.

Oppure le pressioni internazionali per mantenere indenne la città di Medjugore.

Certo, le risposte da dare sono tante, le testimonianze spesso contradditorie. A mano a mano che si scorre il testo, si percepisce sempre di più la presenza nascosta di una mano, sapiente e molto precisa, che dirige il corso degli eventi seguendo più una logica strategica e di convenienza, che di umana solidarietà o legalitaria.

Una mano che opera nell’ombra, segreta.

Un libro certamente semplice, da leggere tutto in un fiato e che finisce in un attimo, ma che spiega in maniera chiara e diretta alcuni degli episodi più cruenti e ancora oggi più misteriosi della guerra civile combattuta nell’ex-Jugoslavia.

Un saggio diretto e dirompente, quello di Andrea Foffano, che lascia il lettore nel dubbio di come siano potuti accadere, a pochi chilometri dall’Italia, eventi così terribili e sanguinari.

Eventi, che spesso hanno delle spiegazioni molto più semplici degli arcani che li circondano: le cosiddette “verità balcaniche”.

2 Commenti

  1. Insomma un bel testo complottista. Ma questo signore è mai stato in Bosnia Erzegovina? Non sarà lui la mano segreta postuma?

    • Buongiorno. La ringraziamo per il commento, vorremmo però precisare una cosa. QBN vuole essere un prodotto editoriale che su contenuti in cui si possa ragionare, scateni ragionamento. E’ aperto ad ogni contributo, purchè sia mosso dalla volontà di argomentare, spiegare, ragionare.
      L’articolo parte da un libro, scritto da una persona competente, che tratta un argomento ben specifico.
      Il suo commento, basato su una etichetta (complottista), non argomentata, e su una affermazione basata sul presupposto che uno storico accademico per scrivere sulle centurie romane debba essere stato un legionario, non è un apporto di ragionamento.
      Se volesse meglio argomentare le sue opinioni siamo a disposizione, un dibattito intelligente, su quello che avvenne è memoria di un fatto che non può essere dimenticato, e sarebbe sacrosanto. Ma così…. Grazie comunque per l’attenzione

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