MONZA – Anche Monza protagonista sul red carpet della Mostra internazionale del cinema di Venezia con la poetessa Antonetta Carrabs e con l’associazione “Zerocoonfini Onlus”. Un film documentario per riflettere, per promuovere un mondo migliore, attraverso la potente arma della poesia. Questo il senso del lavoro “Il futuro in una poesia”realizzato dalla casa di produzione Ciak2000 e dall’associazione “Zeroconfini Onlus ” per festeggiare il decennale di attività.
La regista Donatella Baglivo ha diretto – nella suggestiva cornice della casa Pavarotti a Pesaro – sette poeti: la monzese Antonetta Carrabs, Maria Grazia Calandrone, Anna Maria Farabbi, Gianpaolo G. Mastropasqua, Luciano Monti, Massimo Morasso e Giancarlo Pontiggia.
Sette poeti che si incontrano e confrontano sul ruolo della poesia, in un tempo così frenetico e rumoroso, che sembra quasi anacronistico cercare spazi dove tranquillamente dare libero sfogo ai propri pensieri più intimi e alla propria creatività, liberando quell’antica ed eterna arte del mettere in versi raccontando l’essenza della vita.
Domandosi: ma fino a quando esisterà la poesia? Per noi, certamente, fino a quando esisterà il mondo, fino a quando l’uomo riuscirà a farsi attraversare il cuore e la mente dalla sua potenza. Lo sa bene l’associazione “Zeroconfini Onlus” che nata dieci anni fa continua a fare della cultura il mezzo per superare e abbattere le barriere, farsi ambasciatore di pace tra i popoli, sprigionare il meglio di ciascuno di noi anche in quelle situazioni di sofferenza come la malattia o la solitudine nella certezza che la forza e la bellezza della poesia sono potente medicina e strumento di mediazione.
Scrive il poeta Shelley: “I poeti sono specchi delle gigantesche ombre che l’avvenire getta sul presente, forza che non è mai mossa ma che muove. I poeti sono i non riconosciuti legislatori del mondo”.
Un film ricco di emozioni e di sentimenti, ma anche di quella forza positiva che in questo particolare momento politico e sociale il nostro Paese e il mondo necessitano.
Un progetto nel quale la monzese Antonetta Carrabs, crede fortemente. Grande la sua emozione quando nel fine settimana l’opera è stata proiettata al Festival di Venezia.
“Non avrei mai pensato di vivere un’esperienza così bella e così emozionante – ha commentato la poliedrica Antonetta sul suo profilo facebook all’indomani della proiezione – E di questo ringrazio tutti i miei compagni di viaggio che l’hanno resa possibile. Zeroconfini ha creduto in questo progetto fin dall’inizio. Pensiamo che sia nata una piccola perla, ma non avremmo mai immaginato di portarlo fuori concorso al Festival del Cinema di Venezia”.
Cara Antonetta l’essenza del poeta è il sogno e il suo continuare a sognare e alcune volte – come in questo caso – i sogni si avverano.
Barbara Apicella