Area cani autogestita: il patto con i “Dream Dogs” funziona

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Area cani: buone regole di convivenza e di buon senso

MONZA – Patti di collaborazione: la formula funziona. Soprattutto quando di mezzo ci sono i nostri amici a quattro zampe. A sei mesi dalla sottoscrizione del patto firmato il 9 giugno dall’assessore Francesca Dell’Aquila (giunta Scanagatti) con il gruppo “Dream Dogs” (ora diventati “Dogs Park – via Milazzo”) l’area cani di San Biagio ha cambiato volto.

Nei giorni scorsi abbiamo fatto un sopralluogo insieme a Riccardo Carossia, referente del gruppo che ci ha mostrato punti di forza e ancora qualche intervento da fare, per migliorare ulteriormente quella che è diventata un importante punto di riferimento per numerosi padroni di cani che risiedono nei quartieri di San Biagio e di Triante.

La prima immagine che balza agli occhi è quella di un’area grande per far correre e divertire il proprio cane, pulita, illuminata e dotata di fontanella e di distributore automatico dei sacchetti per la raccolta delle deiezioni messi a disposizione e ricaricati puntualmente proprio dai cittadini che hanno sottoscritto l’accordo con il Comune.

Certo, ci sono elementi da sistemare: per la sicurezza dei cani andrebbe eliminato quel percorso d’agility realizzato nel 2006 e che fin da subito ha mostrato serie pecche. Una struttura in cemento armato e in metallo ormai arrugginito e con gli angoli spioventi che potrebbero trasformarsi in pericolose tagliole per i cani. Oltre alla fontanella da riparare e alle pedane in legno da smantellare perché, soprattutto quando piove, diventano lastre scivolose.

Ma quest’area ne ha fatti di passi in avanti, proprio grazie alla volontà dei cittadini che, ancora prima di aderire al progetto dei patti di collaborazione si sono rimboccati le maniche per rilanciare e ripulire quella grande area di sgambamento al confine tra i due rioni. “Purtroppo negli ultimi anni questa area era trascurata – spiega Carossia – C’erano padroni maleducati che la utilizzavano come toilette per i loro animali”. Invece di lamentarsi un anno e mezza fa Carossia, insieme ad altri frequentatori dell’area, ha deciso di impegnarsi concretamente e di iniziare a far rivivere quel piccolo paradiso per gli amici pelosi. Aderendo prima alle pulizie di primavera, intervenendo con piccoli lavori di manutenzione e poi sottoscrivendo i patti di collaborazione con il Comune.

“Il nostro compito è mantenere pulita l’area – spiega, mostrandoci anche alcuni attrezzi di lavoro – segnalare immediatamente all’Amministrazione eventuali necessità come per esempio un lampione rotto rapidamente riparato, oppure episodi di vandalismo. Noi svolgiamo un compito di controllo e di sensibilizzazione tra gli utenti invitandoli ad un utilizzo corretto dello spazio. Abbiamo anche salvato un albero che era caduto durante un forte temporale”.

Un impegno che i cittadini firmatari del patto stanno portando avanti con passione e con devozione, nella certezza che solo rispettando la cosa pubblica (non solo a parole ma a fatti) si può divulgare un senso civico sempre maggiore, nella speranza che il bell’esempio di via Milazzo (e anche dell’area cani di via Borsa dove i cittadini hanno sottoscritto il patto di collaborazione) possa essere ripetuto anche nelle altre aree cani della città.

“Siamo molto soddisfatti e felici del lavoro svolto – conclude – La gente sta ritornando, c’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto di sensibilizzazione della raccolta delle deiezioni. Ricordiamoci che il cane per sua natura non è maleducato e della raccolta delle feci se ne deve occupare il padrone”.

Il progetto funziona: ci vuole costanza e sono ben accette anche nuove braccia e nuove menti.

Un progetto che sottoscrive e che diffonde anche il gruppo facebook “Monza a 4 zampe”. “La cittadinanza attiva è una delle fondamenta per il rispetto dei regolamenti e sigla un costante rapporto tra istituzioni e cittadini – afferma la referente Barbara Zizza –. È un modo di prendersi a cuore un pezzetto della propria città. Oltre che un bellissimo esempio di convivenza tra uomo e animale nella gestione di uno spazio comune. Sarebbe anche bello promuovere all’interno di queste aree eventi, non solo di aggregazione ma anche di formazione dei padroni”.

Barbara Apicella

1 commento

  1. direi ottimo articolo ,,questo dimostra che esistono ancora persone che fanno fatti e si sporcano le mani per vivere nel pulito e far i viveri i nostri amici 4 zampe in un ambiente sano pulito e non si nascondono dietro un pc scrivendo solo belle parole…pochi ma buoni

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