SEREGNO – Edoardo Mazza, ormai ex sindaco della città, torna in libertà: nel pomeriggio di lunedì 30 ottobre Pierangela Renda, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza, ha stabilito che non sussistono più i motivi che avevano imposto di sottoporlo agli arresti domiciliari.
Per l’ex primo cittadino non è stato quindi necessario rivolgersi al Tribunale del Riesame, così come aveva fatto l’imprenditore Antonino Lugarà, scarcerato “perché non esistono gravi di colpevolezza”. Un episodio che aveva ridato speranza a Mazza per il quale, fin da subito, l’avvocato Antonino De Benedetti aveva chiesto la revoca della misura dei domiciliari.
Ora con il terremoto politico e amministrativo che ha colpito la città, ma anche con l’insediamento del commissario Antonino Cananà che dovrà far luce sull’attività del municipio per stabilire se ci sono legami con la ‘ndrangheta, il Gip ha ritenuto di poter concedere la libertà a Mazza: nessun pericolo di fuga, né di inquinare le prove o, ancora meno non essendo più sindaco, di reiterare il reato.
Stesso provvedimento per l’ex consigliere comunale Stefano Gatti, tornato anch’egli in libertà dopo gli arresti domiciliari. Novità, infine, anche per l’ex assessore Gianfranco Ciafrone: è stata revocata l’interdizione per sei mesi dai pubblici uffici che l’aveva inizialmente colpito.