SEREGNO – Antonino Lugarà è stato scarcerato. Il Tribunale del Riesame di Milano ha accolto la richiesta presentata dagli avvocati difensori Luca Ricci e Bruno Brucoli, stabilendo che “non esistono gravi indizi di colpevolezza”.
L’imprenditore, accusato di corruzione, era finito in carcere in occasione dell’indagine coordinata dalla Procura di Monza, in collaborazione con la Procura Distrettuale Antimafia, che aveva portato anche all’arresto del sindaco Edoardo Mazza e al crollo dell’amministrazione comunale con il conseguente arrivo del commissario.
Lugarà era stato l’unico tra gli arrestati a finire in carcere, mentre gli altri erano stati sottoposti ai domiciliari. Ritenuto punto di collegamento tra la ‘ndrangheta (“E’ nella cosiddetta ‘terra di mezzo’, avevano sostenuto i Pm nella conferenza stampa immediatamente successiva all’operazione) e la politica. Capace – come affermato nella stessa occasione dal Pm Salvatore Bellomo – di trattare il sindaco Edoardo Mazza come il suo zerbino.
Oggetto di tutta l’indagine è la realizzazione di un supermercato in via Valassina, che secondo la Procura l’imprenditore sarebbe stata portata a termine in cambio di voti fondamentali per il successo elettorale di Mazza.
Il Tribunale del Riesame, disponendo la scarcerazione, pare di tutt’altro avviso.