LISSONE – C’è chi si addormenta, chi diventa allegro. Una donna di 43 anni residente a Monza, invece, sabato sera dopo aver bevuto in qualche locale di Lissone, era visibilmente alterata. A tal punto che, di fronte ai Carabinieri intervenuti, non ha esitato ad alzare le mani. Nei suoi confronti è scattata la denuncia.
La donna, dopo aver già alzato il gomito, aveva iniziato a dare qualche segno di stranezza presentandosi alla porta di casa di una famiglia. Ha citofonato chiedendo aiuto: “Qualcuno vuole costringermi a fare cose contro la mia volontà. Vi prego, aiutatemi”. Il padrone di casa, vista la richiesta e colpito dalla donna turbata, ha telefonato ai Carabinieri.
Al loro arrivo, però, lei se n’era già andata. Non troppo lontano: un giro di perlustrazione ha permesso di notare la figura che corrispondeva alla descrizione. Lei, però, non ha affatto gradito la presenza dei militari.
Appena l’hanno avvicinata, ha reagito: “Ho solo bevuto, non è reato!”. E, per sottolineare quanto la loro presenza fosse sgradita, non si è fatta troppi problemi a insultarli e ad alzare le mani per malmenarli.
Immobilizzata, è stata portata in caserma. Per lei una denuncia con l’accusa di violenza a pubblico ufficiale, vilipendio delle forze dell’ordine, oltraggio, ubriachezza molesta.