Bicibo: i migranti portano i pasti ai senzatetto

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MONZA – I richiedenti asilo portano un pasto sulle tavole dei bisognosi. In sella alle loro biciclette la sera, poco prima della chiusura dei negozi, ritirano gli alimenti che finirebbero in pattumiera e li consegnano subito alla mensa dei senza tetto al dormitorio di via Raiberti, allo Spazio 37 di via Borgazzi dove è allestito un altro luogo di riparo e alla scuola popolare Antonio Vita. Poi, al termine del giro, ritornano nella struttura di via XX Settembre dove attualmente risiedono.

Solidarietà, impiego dei migranti in un’attività sociale e lotta allo spreco alimentare: questi gli ingredienti del progetto “Bicibo – Solidarietà in movimento”, promosso da Anna Martinetti (presidente dell’associazione “Una Monza per tutti”) in collaborazione con il Consorzio Comunità Brianza e il bar pasticceria “QB” di piazza Corridoni che per primo ha aderito all’iniziativa.

“Il progetto nasce dalla battaglia che da anni porto avanti contro lo spreco alimentare – spiega Anna Martinetti – Un’idea che poi si è evoluta decidendo di coinvolgere nel progetto anche i richiedenti asilo, occupandoli quindi in un’attività socialmente utile”.

I ragazzi, intorno alle 18.30 in sella alle loro biciclette raggiungono quei negozi che hanno aderito al progetto: ritirano brioches, prodotti da forno e da pasticceria che altrimenti il giorno successivo non potrebbero essere rivenduti e che rischierebbero di finire nella pattumiera. Riempiono la cassetta che hanno posizionato sulla loro bicicletta e poi, di nuovo in sella, vanno a consegnare i prodotti alle mense dei poveri e alla scuola popolare Antonio Vita dove spesso i ragazzi la mattina arrivano senza neppure aver fatto colazione.

“Credo molto in questo progetto, dove sono coinvolte più componenti – precisa Martinetti – In primis la lotta allo spreco alimentare: il cibo invece di essere buttato viene portato sulle tavole di chi ha bisogno. Poi l’aspetto sociale: i giovani richiedenti asilo si sentono coinvolti in un’attività. Si sentono utili. Piantina di Monza alla mano hanno definito il percorso che ogni sera devono fare per andare a ritirare il cibo e poi consegnarlo alle tre strutture”. A circa un mese dall’avvio l’iniziativa sta riscuotendo un buon consenso e Anna Martinetti speri possa crescere aumentando il numero dei negozi aderenti, e quindi potendo impiegare un numero maggiori di migranti.

“Questi giovani sono davvero felici di sentirsi utili per la città – aggiunge – La mattina frequentano i corsi di italiano e ogni giorno sanno di avere anche un impegno fisso: quello di recuperare il cibo in eccesso e di portarlo a coloro che hanno bisogno”.

Una lotta contro lo spreco alimentare che era diventato – insieme alla lotta contro il gioco d’azzardo il cavallo di battaglia dell’associazione “Una Monza per tutti”. Durante la giunta Scanagatti Anna Martinetti (allora consigliera di minoranza) aveva presentato in aula diverse mozioni e organizzato sul territorio cene e incontri di sensibilizzazione.

Adesso il progetto Bicibo. Un progetto che muove, non solo pane, pizza, focaccia e brioches, ma anche la solidarietà e l’impiego dei migranti in un’attività che, anche se solo per un’oretta e mezza al giorno, li fa sentire parte integrante e importante della società.

Per quei negozianti che desiderano aderire al progetto è possibile segnalare la disponibilità inviando un’email a bicibo@comunitabrianza.it

Barbara Apicella

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