ORIO AL SERIO – “L’unico motivo per cui avrebbe cercato di portare quel dispositivo sull’aereo era farlo esplodere sul Boeing di Ryanair per l’Italia”. Una frase del procuratore Jonathan Sandiford, ripresa dal Guardian, rilancia l’allarme bomba sugli aerei. Una frase pronunciata in occasione del processo a un pakistano, accusato di voler fare esplodere un velivolo della Ryanair diretto verso Orio al Serio.
Nadeem Muhammad, 43 anni e residente a Manchester, era stato fermato il 30 gennaio nell’aeroporto della sua città in occasione dei controlli che precedono l’imbarco. Aveva un oggetto giudicato sospetto. Una specie di evidenziatore contenente una polvere strana. Il pakistano era stato invitato a tornarsene a casa e a rinunciare al volo. L’oggetto e il suo contenuto, invece, erano stati fatti analizzare.
Il pakistano, sei giorni più tardi, ha preso effettivamente l’aereo per venire in Italia. Al suo ritorno, il 12 febbraio, quando la polizia ha avuto in mano l’esito delle analisi, lo ha immediatamente arrestato. Pare infatti che quell’evidenziatore fosse una potente bomba: disponeva di tre batterie, con fili collegati e una polvere esplosiva.
Accertato il contenuto, si indagano sulle cause. E’ ritenuta molto probabile l’ipotesi terrorismo, ma i giudici non si sentono di escludere che potesse essere il desiderio di suicidarsi. In ogni caso ci avrebbero rimesso la pelle quasi 200 passeggeri.
G.Gal.