Brianze: domani cinque tavoli per pensare, progettare e fare

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Brianze domani cinque tavoli per pensare progettare e fare

NOVA MILANESE – Una sede qui in città, in sala consiliare, l’altra a Usmate Velate in Villa Scaccabarozzi. Anche il territorio monzese domani, sabato 11 novembre, sarà coinvolto in “Brianze”, il multi-evento organizzato dal gruppo regionale del Partito Democratico e che si svolgerà contemporaneamente in cinque diverse location.

Lo scopo? Confrontarsi e ragionare sul futuro di questa terra in un periodo storico caratterizzato dalla trattativa tra Regione e Governo per una maggiore autonomia, ma anche con le elezioni regionali all’orizzonte. Già individuate le tematiche della mattinata: lavoro, agricoltura e turismo, ambiente, urbanistica, storia e cultura.

Nella costruzione di “Brianze” – afferma il consigliere regionale Laura Barzaghi, una delle organizzatrici – devo dire con soddisfazione che abbiamo trovato grande disponibilità ed interesse. Anche al di fuori dell’ambiente politico. Avremo partecipazioni anche inaspettate che ci hanno fatto piacere e che devo dire dimostrano due cose: una è che di fronte alla serietà di una proposta c’è disponibilità a partecipare. Due: che esiste la percezione comune che per uscire da una situazione ancora indubbiamente difficile c’è l’urgenza di agire concretamente, di scendere in campo, di costruire qualcosa di nuovo. Lo so che attorno ai tavoli di lavoro, alle parole, c’è un po’ di diffidenza, ma il nuovo, qualsiasi nuovo, può partire solo dalle idee”.

L’iniziativa punta sulla concretezza: Non vogliamo mettere in campo teorie sull’universo  – aggiunge Barzaghi – ma solo 4 o 5 idee realizzabili a breve, su cui confrontarsi approfonditamente e alla fine metterle in pratica. Inutile nasconderlo, ci stiamo misurando con un presente di tante ombre e poche luci. Respiriamo attorno molto scetticismo e la sensazione che le cose vanno cambiate al più presto ma allo stesso tempo si riscontra una difficoltà a trovare risposte innovative. Ecco, credo che questo sia il modo migliore per trovare una via d’uscita”.

Un progetto nato comunque nella sua operatività geografica da un cammino di narrazione, un tracciato ideale che vuole unire, anche simbolicamente, le Brianze. “Abbiamo seguito il corso del Lambro, per unire simbolicamente quelle terre che storicamente si sono riconosciute in un “al di qua” e un “al di là” del fiume. In questo andamento, è stato naturale mettere assieme le zone della Brianza lecchese e quella milanese, ricostruendo il tutto nel concetto di Brianze al plurale, un “unico” di molte sfaccettature che comunque rappresenta una identità ben precisa, che nell’assoluto rispetto delle differenze deve stare assieme nelle macro operatività, specie di fronte al futuro delle risorse limitate”.

Le idee che nasceranno dai tavoli di confronto, saranno poi sintetizzate in un incontro collegiale che si terrà il 25 novembre a Monticello Brianza, in Villa Greppi, con la presenza “impegnativa” sui problemi da risolvere e le soluzioni da mettere in campo di Giorgio Gori, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione.

Domani, invece, saranno cinque i tavoli, con interventi che dureranno dalle 9.30 alle 13:
– NOVA MILANESE (Sala Consiliare) Lavoro, Imprese, Sviluppo economico
– MONTEVECCHIA (Cascina Butto) Agricoltura e turismo come motori di sviluppo economico, ambientale e sociale del territorio
– MERONE (Oasi di Baggero) Un ambiente da salvaguardare
– MONTICELLO BRIANZA (Villa Greppi) Uso del suolo e piani urbanistici, i sistemi infrastrutturali e di comunicazione
– USMATE VELATE (Villa Scaccabarozzi) Storia e cultura. Testimonianza del passato e tracce monumentali da valorizzare.

CC

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