LISSONE – C’era un brianzolo a rappresentare l’eccellenza della cucina italiana a Canton, la più importante città costiere del sud della Cina.
Una trasferta prestigiosa quella dello chef vegano Andrea Arquà, 41 anni milanese di nascita ma lissonese d’adozione, da poco tornato dalla trasferta in Cina dove, ospite del Consolato Italiano, è stato protagonista nel grande Paese asiatico della “Settimana della cucina italiana nel mondo”.
Sette giorni di full immersion in un mondo tanto distante – anche da punto di vista culinario – dall’Italia dove lo chef vegano ha conquistato il pubblico con le sue ricette, il suo libro e il suo entusiasmo nel cucinare e nel divulgare la sua scelta alimentare.
“Le persone erano stupite dal fatto che l’essere vegano fosse una mia scelta etica – ha spiegato – In Cina, infatti, sono i buddisti che non mangiano carne e pesce”. Sette giorni molti intensi quelli vissuti da Andrea, unico rappresentante della cucina italiana a partecipare all’evento.
“Per me è stato un momento di grande gioia e orgoglio – racconta – Ero trattato come una star, le persone che mi chiedevano la foto e l’autografo, mi riempivano di domande sulla mia cucina, sui motivi della mia scelta di diventare vegano, oltre che di eventuali squilibri alimentari. Il pubblico era curioso e interessato”.
Per il cuoco brianzolo è stata un’esperienza impegnativa e coinvolgente: ha partecipato a trasmissioni televisive durante le quali ha preparato i suoi piatti, ha tenuto una lezione nell’aula magna del Politecnico di Shunde una città vicina a Canton, sede di una sorta di istituto alberghiero a livello universitario, è stato intervistato dalle televisioni, ha tenuto un corso di cucina in un grande centro commerciale attorniato da tantissimi curiosi. Poi ha anche presentato il suo libro “Io Superveg: 100 ricette vegane per diventare un supereroe in cucina” pubblicato a giugno dalla casa editrice Mind.
“I cinesi sono innamorati dell’Italia e degli italiani – prosegue – Il pubblico seguiva entusiasta la preparazione dei piatti, affascinati dal menù italiano rivisitato in chiave vegana con alcuni ingredienti quindi a loro già familiari come per esempio il tofu. È stata una sorpresa bellissima e un’esperienza molto interessate”.
Andrea Arquà ha conquistato i golosi dagli occhi a mandorla, tanto che dal rettore del Politecnico di Shunde ha ricevuto la proposta di ritornare. “Sono molto felice – aggiunge -. È un progetto ancora in fase embrionale e mi auguro che possa evolversi positivamente”.
Tornato in Brianza il cuoco superveg si è già rimesso ai fornelli. E se per Natale (ma non solo) volete stupire i vostri commensali con un menù vegano, allora rivolgetevi ad Andrea Arquà o correte a comprese il suo libro per diventare anche voi supereroi ai fornelli.
Barbara Apicella