MEDA – La notizia in città è stata accolta con favore. E anche Vermondo Busnelli (Polo civico) si è mostrato favorevole alla realizzazione del sottopasso. Ma non ha mancato si evidenziare un aspetto tutt’altro che irrilevante: “E’ sempre stato detto che il sottopasso sarebbe costato zero al Comune, invece sembra che noi pagheremmo 2 milioni”.
Confermato. Così come raccontava il 21 dicembre Massimiliano Romeo, capogruppo regionale della Lega Nord, che ha presentato un ordine del giorno per impegnare la Giunta Maroni a stanziare 8 dei 10 milioni di euro necessari. Proprio Romeo, evidenziando l’importanza del sottopasso ferroviario fra via Seveso e via Cadorna (“E’ senza dubbio un’opera essenziale per tutto il quartiere e per la città di Meda e il necessario presupposto per la riqualificazione dell’area”) spiegava che “dal Comune di Meda, che nell’aprile 2016 ha chiesto alla Regione l’attivazione di un Accordo di Programma per la riqualificazione dell’area, è pervenuta la disponibilità a cofinanziare con 2 milioni di euro i costi dell’opera”.
L’idea piace poco a Busnelli, che aveva comunque sempre sostenuto la necessità di intervenire con urgenza per risolvere il problema della “frattura ferroviaria”: “Se la spesa di 2 milioni è confermata, diventa obbligatorio e urgente per il Comune verificare alternative più convenienti economicamente, urbanisticamente e ambientalmente, come il Polo Civico (e non solo) ha proposto più volte, anche recentemente con la seconda osservazione al Pgtu (Piano generale del traffico urbano)”.
L’esponente del Polo Civico, inoltre, non nasconde i suoi dubbi sulla reale fattibilità dell’opera: “Purtroppo la brutta vicenda degli ascensori alla stazione ha visto disattese le promesse di Regione Lombardia da tre anni. L’anacronistica barriera architettonica è ancora lì”.