MONZA – Arrivo in volata a Santiago de Compostela. Anche quest’anno è stato in successo: il team dei ciclisti di Cancro Primo Aiuto, partiti da Irùn, hanno percorso 880 km facendo conoscere l’associazione e raccogliendo fondi per sostenere le iniziative in aiuto dei malati di tumore.
Cinque giorni in sella alla bicicletta macinando centinaia di km e oltre 16mila metri di dislivello per poi arrivare, esausti ma felici, sul sagrato della famosa cattedrale di Santiago.
Entusiasta Flavio Ferrari, amministratore delegato oltre che ciclista in quota alla squadra monzese. “Ancora una volta c’è stata una grande partecipazione. Questa testimonianza di unità e di gruppo ci spinge a continuare con sempre nuovi obiettivi».
Felici e stanchi anche gli altri atleti. “E’ stata davvero un’esperienza unica e che mi ha dato tanto – ha commentato Sabrina Grossi a nome degli altri compagni di pedalata (Maurilio Cusini, Marilena Bormolini, Fabrizio Incondi, Lucia Galli e Giorgio Cusini tutti provenienti da Livigno insieme agli accompagnatori Gianni Galli e Andrea Panzeri) – Pedalando pensavo a chi fa fatica più di me e lotta ogni giorno contro il cancro; e mi rendevo conto di quanto la squadra, chi ti sta intorno, sia importante, soprattutto nei momenti di difficoltà”.
Un bel traguardo, non solo sportivo. I fondi raccolti serviranno infatti a sostenere le spese per l’acquisto degli acceleratori lineari in diversi ospedali della Lombardia – preziosi macchinari per chi si sa sottoponendo alla radioterapia – e il “Progetto Parrucche” per fornisce parrucche gratuite alle donne che si stanno sottoponendo alla chemioterapia.
Rimanendo fedeli al motto dell’associazione Cancro Primo Aiuto “Siamo solo uomini che aiutano altri uomini”.