MONZA- “L’istanza di rinvio per motivi di ordine pubblico che abbiamo presentato è di fatto stata accolta in extremis e lo sfratto è stato rinviato di 45 giorni”.
Canta, parzialmente, vittoria la Lega Nord che ieri era presente al presiedo organizzato nella casa di Sergio Bramini, l’imprenditore monzese fallito a causa dello Stato. Presenti la mattina, prima dell’esecuzione dello sfratto, il vicesindaco Simone Villa e l’assessore alla Sicurezza Federico Arena che avevano contattato il prefetto che, inizialmente, aveva annullato il provvedimento del Tribunale fino alla vendita e al pagamento della villa all’asta.
Provvedimento poi ritirato con l’intenzione di sfrattare il giorno stesso Bramini. Ma erano in centinaia ieri i cittadini che si erano mobilitati, con il rischio di rivolte.
“La battaglia continua – dichiarano i senatori del Carroccio Emanuele Pellegrini e Massimiliano Romeo, l’on. Andrea Crippa, il Consigliere regionale Alessandro Corbetta, il consigliere provinciale Andrea Villa e l’assessore alla sicurezza di Monza Federico Arena presenti oggi a casa di Sergio Bramini durante l’arrivo dei custodi del Tribunale fallimentare di Monza – e in questo periodo seguiremo tutte le strade possibili per scongiurare lo sfratto di Bramini e della sua famiglia. Studieremo inoltre proposte in Regione e in Parlamento per modificare la legge a tutela di chi sta subendo ingiustizie per colpa di aziende pubbliche che non pagano i propri debiti o di procedimenti fallimentari che arrivano a svendere il patrimonio immobiliare di cittadini onesti”.