Cavie: tutto quello che c’è da sapere prima di adottarle

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Cavie: tutto quello che c'è da sapere prima di adottarle

MONZA – Appartenete anche voi alla categoria dei genitori alle prese con le pressanti richieste dei figli che vogliono un animale? E non potendo, per svariati motivi, aprire le porte della vostra casa al classico cane o gatto optate per le cavie? Bene, prima di esaudire il desiderio del vostro bambino informatevi, cercate di capire le esigenze di questi deliziosi animaletti per poi decidere con coscienza e responsabilità. Per avere alcuni chiarimenti intorno all’universo delle cavie abbiamo posto alcune domande a Marica Carioti, volontaria Enpa ed esperta di cavie.

Le cavie possono vivere da sole?
Assolutamente no, sfatiamo subito il mito della cavia che vive benissimo da sola “perché tanto ci sono io a farle compagnia”. Se si sceglie di adottare un animale bisogna rispettare le sue necessità e in tal caso l’esigenza di vivere in coppia, o meglio ancora in gruppo, è essenziale se si tiene al suo benessere, perché sono animali altamente sociali e soffrono terribilmente la solitudine: una cavia sola è generalmente triste. La nostra compagnia è un valore aggiunto, ma noi non siamo cavie e loro non potranno mai rapportarsi a noi come invece farebbero con un loro conspecifico. Pensate che in Svizzera l’avere una sola cavia alla volta è riconosciuto come maltrattamento ed è quindi considerato reato punibile per legge! Naturalmente ogni abbinamento va calcolato per evitare gravidanze indesiderate o litigi: le femmine vivono tranquillamente in coppia o in gruppo e un maschio castrato può vivere con una o più femmine. Due maschi messi insieme in età adulta, invece, non potranno mai andare d’accordo. Così come non è detto che due fratelli maschi, seppur cresciuti insieme fin da piccoli e andati d’accordo per un primo periodo, non inizino ad un certo punto a litigare, malgrado la successiva castrazione. Ovviamente questo dando per scontato che lo spazio messo a loro disposizione sia adeguato.

Come preparare la casa al meglio per accogliere le cavie?
Innanzitutto bisogna scegliere una stanza tranquilla dove poter collocare il recinto, quindi non sotto al televisore. Inoltre bisogna stare attenti anche ai possibili colpi d’aria che possono portare a polmoniti e di conseguenza alla morte dell’animale. La stanza deve essere messa in sicurezza per poter permettere alle cavie di sgambettare fuori dal recinto qualche ora al giorno. Il recinto deve essere di almeno 120×70 cm per una coppia di cavie e via via più grande se il numero di inquilini aumenta. Vien da sé che se doveste decidere di dedicargli direttamente un’intera stanza, non potrebbero che giovarne. Ovviamente, in riferimento alla domanda precedente, non si può assolutamente pensare “non ho spazio per una gabbia così grande allora ne adotto una sola e la metto in una gabbia grande la metà”: se non avete uno spazio adeguato scegliete un animale diverso con differenti esigenze.

Che cosa dobbiamo mettere all’interno del recinto?
Non deve mancare una ciotola di acqua fresca – o un beverino – un portafieno, una ciotola per le verdure, una ciotolina per l’eventuale pellet, qualche rifugio per nascondersi e riposare. Anche ponti o tunnel saranno apprezzati sicuramente. Le cavie sporcano, è difficile che imparino a fare i bisogni in un luogo preciso come i conigli, è necessario quindi pulirle spesso. Come fondo è possibile usare uno strato di pellet da stufa di faggio ricoperto da uno strato di fieno, oppure – molto più in voga ultimamente – è possibile formare uno strato di traversine igieniche, o stendere un telo cerato con sopra uno strato di pile.
A fine giornata si buttano le traversine e/o si cambia il pile. Ovviamente in caso di cavie assaggiatrici, torniamo all’opzione pellet e fieno.

Che cosa mangiano le cavie?
Le cavie, come i conigli, sono erbivore strette. Alla base della loro alimentazione c’è quindi il fieno a fibra lunga, bello verde e di buona qualità, che deve essere sempre a disposizione perché́, oltre a favorire il consumo dei denti che sono in continua crescita, aiuta anche a mantenere una corretta funzionalità̀ intestinale. Oltre al fieno vanno anche abbinate verdure quotidiane (a rotazione insalate belga e romana, radicchio, cicoria, catalogna, sedano, finocchio, ecc.). Quotidianamente invece non può mancare un bel pezzo di peperone ricco di vitamina C. Vitamina fondamentale per la loro salute ma che non sono però in grado di sintetizzare autonomamente e che occorre quindi integrare ogni giorno con gli alimenti. La frutta invece è molto zuccherina quindi va data al massimo un pezzetto due volte a settimana. Da abolire assolutamente sono invece tutti quegli snack con frutta secca e miele e quei mangimi composti da granaglie e semi che si trovano in tutti i supermercati. Se si vuole proprio dare del pellet alle proprie cavie, deve essere di buona qualità e assolutamente privo di cereali, fioccati, semi o frutta secca. Un cucchiaino al giorno da usare come premio però, non di più.

È possibile la convivenza tra cavie ed altri animali?
Le cavie sono molto timorose per natura e si spaventano facilmente anche solo per un forte rumore, un movimento brusco, un odore anomalo o captando la presenza di un predatore nei dintorni. Lo stare in compagnia di altri loro simili un po’ le conforta ma ci sono dei limiti che è bene non oltrepassare se vogliamo che le nostre cavie vivano serene. Per esempio anche lo stare immobili sotto ad una carezza non vuol dire necessariamente che stiano apprezzando il gesto. Con l’eventuale convivenza con altri animali questo è da considerare ancor di più. La combinazione cavie – furetto è da evitare, mettere una preda e un predatore nello stesso ambiente non può che avere risultati disastrosi! Anche se lasciati in gabbie diverse si stresserebbero entrambi per nulla, o peggio, se dovessero incontrarsi per sbaglio. Anche la convivenza cavie – cani o gatti dal forte istinto predatorio è da evitare perché se anche le cavie sono nel loro recinto e magari il cane e il gatto non arriveranno mai a catturarle, vivrebbero sempre nel terrore con un predatore che le fissa e magari abbaia o tira zampate alla gabbia. Con cani e gatti più tranquilli, è già più fattibile ma non vanno mai lasciati da soli e la situazione va sempre monitorata. Se le cavie danno segni di malessere è meglio evitare ogni tipo di rapporto anche in questo caso. Forse la convivenza più semplice è quella “tra prede” quindi ad esempio con i conigli, con qualche piccolo accorgimento sulla gestione degli spazi e dell’alimentazione, diventa fattile. Deve però essere sempre monitorata la situazione perché magari il coniglio, che è più grande come stazza, potrebbe fargli male per sbaglio o mangiare le verdure ricche di vitamina C destinate alle cavie.

Le cavie vanno vaccinate?
No, le cavie non necessitano di vaccinazioni ma bisogna comunque avere un veterinario di fiducia in caso di bisogno e per effettuare periodici controlli per constatare il buon stato di salute, per controllare la lunghezza dei denti (che ricordiamo essere a crescita continua), per tagliare le unghie e tenere monitorato il peso. Ricordiamo che il veterinario deve essere assolutamente un esperto in esotici, essendo le cavie ben diverse dai cani e dai gatti. Si consiglia di cercarne uno prima di accogliere in case le nuove cavie, perché sono animali molto delicati e in caso di malessere non c’è tempo da perdere per cercare uno in internet, ogni secondo potrebbe essere fondamentale per la loro sopravvivenza e bisogna sapere già dove correre!

Le cavie sono animali adatti ai bambini?
Dipende, molti genitori rispondono al desiderio dei figli di avere un animale in casa, puntando ad animaletti come le cavie, pensando che siano meno impegnativi e più “pucciosi” di altri, e che siano quindi più idonei ad un bambino. Questo è un grave errore, le cavie sono molto delicate e necessitano di molte cure e attenzioni, che un bimbo invece non può garantire senza l’assistenza del genitore. Sicuramente la convivenza è possibile se il bambino in questione non è troppo piccolo e se avviene in maniera corretta e rispettosa (e qui il genitore compre un ruolo fondamentale). Per esempio, le cavie non vanno sollevate con superficialità e andrebbero prese in braccio solo se strettamente necessario, ma con delicatezza e mettendo una mano sotto al sedere e una sotto la pancia, per evitare cadute o movimenti bruschi da parte loro, con possibili lesioni alla spina dorsale.
L’ideale sarebbe invece un approccio da terra, conquistandole con del cibo ad esempio. Inoltre bisogna rispettare i loro ritmi e non bisogna andarle a disturbare mentre sono in tana a dormire o mentre mangiano. Va fatta comunque molta attenzione a non spaventarle, avendo un’indole molto timida e timorosa per natura: un bambino irruento può essere visto come un predatore dalle cavie, che rischierebbero di passare tutta la vita nel terrore del prossimo “attacco”.

Quali sono quindi le conseguenze di una cattiva gestione?
Sicuramente molteplici, riducendo drasticamente le aspettative di vita delle nostre cavie, che, se gestite correttamente, possono vivere mediamente dai 6 agli 8 anni. In casi eccezionali anche di più. Ecco alcuni esempi di cattiva gestione:
una cavia sola è una cavia triste, annoiata e spaventata, delle cavie chiuse in una gabbia troppo piccola e senza i giusti rifugi si sentiranno in trappola, non avranno modo di esplorare come farebbero in natura, non si muoverebbero abbastanza diventando sovrappeso per il poco moto e potrebbero arrivare a litigare, delle cavie che mangiano cibi inidonei potrebbero andare incontro a gravi carenze di vitamina C, dissenteria, blocchi intestinali, obesità, malocclusione dentale, cistiti, calcoli.
Una lettiera polverosa può portare a gravi problemi respiratori, una lettiera troppo dura o con trucioli scheggiosi può provocare ferite alle zampe. Una lettiera formata di materiale non assorbente e una lettiera che non viene pulita abbastanza spesso, costringono le cavie a vivere sulla loro stessa urina portano a gravi irritazione cutanee e pododermatiti.
Non portare regolarmente le proprie cavie da un veterinario esperto in esotici, non dà modo di tenere monitorata la lunghezza dei denti – molto pericolosa se diventa eccessiva – e lo stato di salute generale.
Non tenere monitorata la lunghezza delle unghie può portare a infezioni potenzialmente letali. Lasciarli alla mercé di predatori (dentro o fuori casa) oppure fargli prendere colpi di calore o di freddo è inutile dire cosa comporta.
Di esempi ce ne sarebbero molti altri da fare ma basti sapere che le cavie non sono così facili da gestire rispetto ai cani e ai gatti, come tutti credono. Anche loro hanno esigenze particolari e bisogna informarsi bene per capire se si è in grado di garantir lor o il meglio, prima di adottarle. Ma se pensate di essere pronti, ce ne sono tantissime in carca di casa presso le varie associazioni specializzate.

Se vi sentite pronti ad aprire le porte della vostra casa a una cavia consultate il sito
www.enpamonza.it o inviate un’email a
selvatici@enpamonza.it

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