Colpo di scena a Cantù: Arosio incompatibile, rischia di non fare il sindaco

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CANTU’ – Ha vinto le elezioni. Anzi, le ha stravinte. Edgardo Arosio, però, ora rischia di decadere dalla carica di sindaco di Cantù. Colpa del fratello Armando o, meglio, del Testo Unico che fissa limiti ben precisi riguardo alle cause di ineleggibilità in relazione a rapporti tra la pubblica amministrazione e i familiari dei diretti interessati.

La situazione, però, qui è abbastanza paradossale: perché il fratello di Arosio ha il 33% delle quote del Consorzio Canturino Pompe funebri di Ornella Zanfrini, azienda di attività della moglie, ma l’appalto è stato aggiudicato dalla precedente amministrazione.

Meglio sgomberare subito il campo dagli equivoci, dunque: nessun intrallazzo da parte di Edgardo Arosio per aiutare fratello e cognata. Il Testo Unico, però, all’articolo 61 è molto chiaro negando la possibilità di elezione a capo dell’ente che ha rapporti con i familiari.

Arosio ora ha dieci giorni di tempo per rimuovere la causa di ineleggibilità. Le possibilità non sono molte: o l’azienda rinuncia all’appalto, o lui rinuncia alla poltrona. Umanamente comprensibile il suo stupore e il suo disappunto, ma se dovesse intestardirsi interverrebbe subito il Prefetto per rimuoverlo. Meglio che utilizzi questi 10 giorni in modo più fruttuoso per venire a capo di questo paradosso.

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