BERGAMO – Controlli a sorpresa dei Carabinieri del reparto Tutela agroalimentare in 30 aziende dislocate sull’intero territorio nazionale. L’esito è di una persona denunciata oltre al sequestro di 1,4 tonnellate di alimenti e di una tonnellata di caffè.
I controlli hanno riguardato anche la provincia di Bergamo. I militari hanno appurato che una ditta produttrice di pasta fresca, malgrado dichiarasse di utilizzare nel ripieno un formaggio a denominazione di origine, in realtà faceva poi ricorso a un formaggio comunissimo. Per il titolare è scattata la denuncia per frode in commercio.
Sempre al nord, province di Asti, Cuneo, Verbania, Varese e Torino, sono 16 le aziende controllate. Scoperte irregolarità amministrative dovute soprattutto alla mancata autorizzazione dei consorzi di tutela, all’erronea etichettatura e all’assenza di rintracciabilità di prodotti dolciari, paste farcite e prodotti agroalimentari vari.
Al sud, invece, ad Avellino è scattato il sequestro di 300 litri di infusi a base di alcol ritenuto non idoneo al consumo umano. In più sequestrata una tonnellata di caffè perché priva di tracciabilità non avendo elementi che potessero permettere di risalire alla sua provenienza.
In provincia di Salerno il sequetro ha riguardato prodotti ittici (35 chili) e di ortofrutta (300 chili), sempre per la mancanza di rintracciabilità. Contestate anche 25 mila buste recanti la scritta “mozzarella di bufala campana”. Sanzioni per oltre 40 mila euro.
Tra Napoli e Caserta, infine, sequestrati 1.100 litri di prodotti a base di alcol etilico, anche in questo caso ritenuto non idoneo al consumo umano. Inoltre ritirata una tonnellata di funghi confezionati, spacciati per chiodini al naturale mentre si trattava di una varietà di origine cinese.
Con questa operazione il bilancio del primo quadrimestre dei Carabinieri arriva a quota 75 tonnellate di prodotti sequestrati, più di 800 mila litri di bevande alcoliche e sanzioni per oltre 160 mila euro.