Criceti abbandonati, è boom: Enpa “Informatevi prima di portarli a casa”

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Criceti abbandonati è boom: Enpa "informatevi prima di portarli a casa"

MONZA – Gli animali non sono giocattoli. Ma sempre più spesso entrano in molte case con l’entusiasmo iniziale di nuovi ospiti da coccolare, ma si sa che l’ospite dopo tre giorni puzza. Così come accade ai criceti che sempre più copiosi vengono abbandonati o portati all’Enpa perché, anche se piccoli e teneri, quell’acquisto inconsapevole e fatto con leggerezza alla fiera del paese per soddisfare il capriccio di un figlio, va comunque gestito.

Adottare (e non acquistare) solo dopo un ragionamento fatto con consapevolezza ricordandoci che il criceto (così come ogni altro animale) ha precise esigenze e necessità.

Questo il messaggio che lanciano Giorgio Riva (presidente dell’Enpa di Monza e Brianza) e Barbara Zizza (anima del profilo facebook “Monza a 4 zampe”).

Un appello che nasce dall’esperienza personale di Barbara Zizza che nelle scorse settimane ha deciso di accogliere l’invito dell’Enpa di adottare un criceto russo. La sede del canile, infatti, ne ospita tanti:  criceti e altri animali simili acquistati dalle mamme per soddisfare il capriccio del bambino, ma che poi non sono facili da gestire, decidendo di portarli all’Enpa.

Presa dall’entusiasmo e dall’emozione iniziale Barbara Zizza si è però presto dovuta confrontare con una realtà ben diversa dai suoi buoni propositi: la grande leggerezza con cui questi animali vengono accolti nelle case dei monzesi che, troppo spesso, non si informano sulle reale necessità di questi frugoletti.

Zizza prima di adottare ha voluto informarsi: annunciando su “Monza a 4 zampe” la sua volontà ad accogliere consapevolmente un criceto russo e chiedendo informazioni sulla gestione. Ricevendo molti consigli anche dai volontari dell’Enpa, oltre che da amici virtuali che avevano avuto esperienze con questo tipo di animale.

Poi, però, ha voluto mettersi dalla parte di chi, come lei, aveva voglia di adottare un criceto russo ma non essendo social o non avendo contatti con l’Enpa si rivolge ai classici negozi specializzati.

“Ne ho girati  sette – ha spiegato – Ricevendo notizie spesso discordanti e alcune volte lontane dal buon senso. Chi mi consigliava di mettere il criceto in una gabbia grande poco più di una scatola, e alla mia richiesta di gabbie più ampie dopo lo sguardo iniziale attonito, mi veniva detto che quel tipo di gabbia andava prenotata e non era disponibile in negozio. Purtroppo nei negozi si trova quello che il cliente chiede: un cliente che non conosce le esigenze di quell’animale e che pensa di poter soddisfare il capriccio del bambino spendendo qualche decina di euro e mettendo un criceto in una gabbia non adatta alle sue necessità”.

Anche sulla questione dell’alimentazione Barbara Zizza si è confrontata con posizioni spesso lontane, idem sulla gestione dell’animale: chi la invitava a lasciarlo solo nella gabbia chi a trovargli un compagno.

Da qui la decisione di rivolgersi direttamente ai volontari dell’Enpa per sapere davvero a che cosa sarebbe andata incontro accogliendo tra le mura domestiche quel nuovo piccolo ospite.

Sfatando quei miti che spesso portano i genitori ad accogliere questi animaletti, pensando che siano meno impegnativi rispetto al classico cane o gatto, pentendosene poi dopo neanche una settimana.

Il criceto è un animale solitario, molto aggressivo con i suoi simili e deve essere affidato singolarmente – si legge sul sito dell’Enpa riguardo l’adozione di questi dolcissimi animali , ricordando l’importanza di un affido consapevole – Sono molto socievoli e mansueti con le persone. Quelli russi sono piccolissimi (l’adulto pesa tra i 30 e i 50 grammi) e delicati e non devono essere considerati come giochi per i bambini”.

Bando quindi all’idea di metterlo in coppia così che quando magari i padroni sono al lavoro lui (o lei) si sente meno solo. Malgrado sia piccolo, il criceto ha bisogno dei suoi spazi e Barbara Zizza, confrontandosi con i volontari dell’Enpa, ha dovuti ricredersi su quelle gabbiettine piccole e colorate che alcuni negozianti le volevano vendere.

Il criceto necessita di  gabbie di precise dimensioni e accessoriate con all’interno almeno un ripiano collegato con scaletta o tubo”, si legge ancora sul sito dell’Enpa.

Mamme e papà che magari tornati dalle vacanze volete esaudire il desiderio del vostro bambino di avere un animale, riflettete e informatevi.

Gli animali sono un impegno – ci ricorda Giorgio Riva – Troppo spesso ci troviamo di fronte a persone che acquistano senza informarsi, che comprano magari alle fiere quel coniglio che gli viene propinato come toy e che poi cresce oltre le aspettative. Stesso discorso per le tartarughe. Se davvero volete un animale, ma non potete permettervi di seguire un cane o un gatto, venite al canile dove i volontari vi spiegheranno tutto ciò che c’è da sapere attorno alla gestione dell’animale che verrà affidato solo dopo un preciso iter”.

Non dimentichiamoci infatti che cani, gatti, criceti, conigli, furetti, tartarughe e tutti gli animali che entrano nelle nostre case non sono giocattoli, ma un impegno per la vita.

Per tutte le informazioni consultare il sito www.enpamonza.it.

Barbara Apicella

 

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