I criceti? Piccini e simpatici: ecco i consigli dell’esperta per gestirli al meglio

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MONZA – Sono simpatici, piccini, con quel musetto che conquista subito il cuore dei più piccoli. Ma anche il criceto – molto diffuso nelle case dei brianzoli – ha precise necessità e modalità di gestione. Non dimenticate mai che sono esseri viventi e anche con determinate esigenze.

Per conoscere meglio il mondo di questi simpatici roditori crepuscolari ci siamo rivolti a Veronica Colombo, volontaria del gruppo “Conigli & Co” impegnata appunto nel recupero di questi animali troppo spesso acquistati con leggerezza nei negozi e nelle fiere di paese che poi vengono abbandonati per la mancanza di informazione sulla corretta gestione. Esaudendo il capriccio del bambino di avere un animale a casa e, non avendo tempo o spazio per gestire il classico cane o gatto, si opta per il criceto tenuto magari in gabbiette troppo piccole e inadeguate.

Prima di tutto un criceto è più facile da gestire rispetto al cane o al gatto?
Sì, ma bisogna essere in grado di gestirlo. Innanzitutto dotandolo di una gabbi adeguata. Ci sono infatti diversi tipi di criceti domestici: quello dorato con il maschio che pesa al massimo 130 grammi e la femmina 180 grammi, quello siberiano e quello russo con un peso che oscilla tra i 30 e i 50 grammi e quelli ancora più piccini dei roboroschi che pesano non più di 30 grammi. Sono animali piccoli ma molto attivi, soprattutto al calar della sera e necessitano di spazi adeguati.

Come deve essere allestita la gabbia?
Le dimensioni dipendono dalla specie. Il dorato esige una gabbia di 1 mt X 50 cm, i roboroschi, i russi e i siberiani una gabbia di 70 cm X 45 cm. La gabbia deve essere dotata di ruota meglio in legno o comunque con il piedistallo per evitare che mentre la usa faccia rumore. Una o più casette dove il criceto si rifugia e porta il cibo, una vaschetta con sabbia per cincillà una sorta di toilette usata dal criceto per pulirsi eliminando dal pelo il sebo in eccesso. Come base un fondo di canapa e truciolo profondo almeno 10 cm. Il criceto infatti è un animale terricolo che ama scavare. Bando al cotone, anche quello venduto apposta per i criceti, perché potrebbe risultare pericoloso. Naturalmente deve avere a disposizione l’acqua e il cibo. La gabbia deve essere posizionata in un ambiente tranquillo, con una temperatura non al di sotto dei 17 gradi e non superiore ai 28 gradi. Non posizionatela accanto al televisore, crea disturbo e nervosismo all’animale che di giorno dorme e di notte è particolarmente attivo. Ma neppure sul balcone o in cantina.

Se decidiamo di aprire le porte della nostra casa al criceto meglio prenderlo in coppia?
Assolutamente no. Sono animali solitari e territoriali. C’è anche il rischio che prendendolo in coppia magari inavvertitamente maschio e femmina prolifichi con la triste realtà di cucciolate che poi vengono abbandonate. Dall’inizio dell’anno il nostro gruppo di volontarie ha recuperato oltre un centinaio di criceti, per fortuna la maggior parte è stato adottato.

Perché per una famiglia, dopo l’entusiasmo iniziale, il criceto qualche volta diventa un problema e contatta il vostro gruppo di volontarie per cederlo?
Alla base c’è mancanza di informazione per una corretta gestione dell’animale. Quando lo si acquista bisognerebbe rivolgersi subito a un veterinario esperto in esotici, non solo per una valutazione dello stato di salute del criceto, ma anche per conoscerne il sesso e capire se, in caso di femmina, non sia già gravida. Non è la prima volta che qualcuno ha acquistato un criceto e dopo poco tempo si è trovato la gabbia piena di cuccioli. Il criceto è un animale molto delicato, soprattutto ai colpi d’aria: non va lavato, si pulisce da solo nella sabbia per cincillà. È fondamentale che ci sia nella gabbietta altrimenti a lungo andare emette un odore poco gradevole. La gabbia naturalmente va tenuta pulita, con una pulizia generale una volta al mese. Poi c’è il problema della ruota, che usata soprattutto di notte per qualcuno diventa un incubo. Inoltre va portato periodicamente dal veterinario, circa ogni sei mesi, soprattutto per il controllo e l’eventuale limatura dei denti.

Un’altra curiosità: ma il criceto davvero si diverte ad andare sulla ruota?
La ruota è senza dubbio un divertimento, ma se usata in modo eccessivo è sinonimo di stress, di malessere dell’animale.

Sono animali adatti ai bambini?
No, è un animale notturno, molto delicato, che si spaventa facilmente e potrebbe reagire anche morsicando. Poi dipende naturalmente dal carattere del criceto. Per esempio nonna Egidia, una signora di circa 80 anni, ha adottato un nostro criceto e la sua vita è cambiata. Mentre guarda la tv il criceto le si appoggia sulle gambe. Lei è al settimo cielo, si sente rinata.

Quindi il criceto può uscire dalla gabbia?
Si, dipende dal carattere e bisogna comunque avere precise accortezze: farlo muovere in un luogo sicuro lontano da cavi elettrici in vista o da fessure. È piccolo e se si intrufola in qualche anfratto recuperarlo diventa un’impresa. In commercio esistono dei recinti, così che è possibile farlo uscire dalla gabbia e farlo muovere nella stanza ma in uno spazio protetto. Ma prima di tutto bisogna creare un rapporto di fiducia con l’animale magari anche con piccoli premi come per esempio noci, pinoli, semi di zucca, di girasole o di lino.

Che cosa mangia il criceto?
È ghiotto di semi: bisogna preparagli un mix di semi di vario tipo, non troppo grassi, verdura di tutti i tipi cruda, dare un giusto apporto di proteine animali come per esempio con un pezzettino di pollo bollito..

Il criceto è un animale simpatico e diffuso. Ma purtroppo altrettanto diffusa è l’ignoranza nella sua gestione da parte di chi lo acquista. Su questo aspetto interviene Barbara Zizza, anima del gruppo facebook “Monza a 4 zampe” che alcuni mesi fa ha risposto positivamente all’appello dei volontari dell’Enpa che cercavano famiglie per una cucciolata di criceti. Zizza ha aperto le porte della sua casa alla piccola Viola.

“Non conoscevo nulla sulla gestione dei criceti – precisa – Mi sono rivolta ai volontari dell’Enpa che mi hanno fornito tutte le informazioni necessarie. Ho chiesto anche in numerosi negozi, ma il più delle volte mi sono trovata di fronte a commessi che conoscevano poco la gestione dell’animale. Inoltre i criceti, come tutti gli animali esotici, non sono tutelati dalla legge e spesso una cattiva gestione dell’animale crea involontariamente anche episodi di maltrattamento”.

Da qui la volontà, in collaborazione con il nostro giornale, di aprire una rubrica dedicata appunto al mondo degli animali: dal classico cane e gatto ai quelli come il criceto (e nelle prossime settimane ve ne mostreremo altri) che ormai fanno parte della nostra famiglia.

“Bisogna informarsi – ribadisce Zizza – Seguire i consigli dei volontari per garantire all’animale una vita sana e dignitosa. Ricordandosi che il criceto, anche se più piccolo rispetto al cane o al gatto, necessita cura, dedizione, visite veterinarie, investimento economico e temporale. Mi piacerebbe che ci fosse una legge che obblighi i venditori a fornire corrette informazioni sulla gestione di questi animali, controlli sugli allevamenti e sulle vendite”.

Se pensate di essere in grado di accogliere nella vostra famiglia un criceto potete rivolgervi a “Conigli & Co” sulla pagina facebook o sul sito www.coniglieco.com.

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