MONZA – Il commento “culinario” del consigliere Pietro Zonca (Pd) sui residenti di via Asiago che forse non avrebbero interpellato l’Asl se dalle case dove alloggiano i migranti fossero usciti aromi lombardi di polenta, ossibuchi e funghi non è stato da tutti digerito.
In primis dai residenti che hanno replicato duramente all’ex presidente della Circoscrizione 3. Ma parole dure sono arrivate alla nostra redazione anche da Emilio Dilda, che da molti anni vive nel quartiere di San Rocco conoscendone difetti e virtù e da anni sulle barricate chiede interventi migliorativi. Un residente molto attento che spesso ci segnala anche interessanti spunti su problematiche del rione da migliorare.
Dilda non ha apprezzato l’intervento in aula di Zonca che nel suo lungo discorso ha anche ridimensionato i problemi della palazzina di via Asiago affermando che non è un ghetto. “Purtroppo questo consigliere (Pietro Zonca, ndr) ha una costante idea sul degrado di questa periferia – scrive Dilda nel suo lungo commento al nostro articolo – ha sempre “coperto” le criticità, soprattutto quelle non viste e non affrontate nei periodi di amministrazione della sinistra. Via Asiago è forse l’ultima in ordine di tempo. Sta di fatto che San Rocco non ha mai visto un vero, concreto piano di riqualificazione. Le opere incompiute sono ancora tali, le aree dismesse sono ancora in attesa di riutilizzo (dopo la bocciatura di progettualità della arte opposta, i negozianti tradizionali hanno chiuso, la piazzetta della fontana non ha mai assunto la prevista nomea di “agora”, il traffico e l’inquinamento sono una costante”.
Solo alcuni dei problemi che dal quartiere di San Rocco giungono anche alla nostra redazione. Un sentirsi isolati e dimenticati dal centro e dall’amministrazione più volte emerso sia durante le consulte di quartiere sia durante gli incontri elettorali. Con tante proposte di miglioramento che arrivano proprio da chi a San Rocco abita come per esempio lo spostamento della posta da via Monte Santo al Centro civico di via D’Annunzio, la sistemazione dei sottopassi e soprattutto la loro illuminazione, una migliore manutenzione dei giardini pubblici dove spesso a garantire ordine e pulizia sono nonni e volontari, la messa in sicurezza di strade e marciapiedi e soprattutto una revisione del piano del traffico e dei trasporti, l’inquinamento e un elevato numero di distributori di benzina proprio nel cuore del quartiere. Criticità non nuove che da anni i residenti mettono sul piatto delle amministrazioni che via via si sono succedute.
“Tutto questo è accaduto anche quando il consigliere Zonca era presidente della circoscrizione 3 – ha concluso Dilda – Sono affidabili le sue attuali considerazioni?”.