D’Antuoni guarda alle elezioni e prepara il coordinamento delle destre

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Agostino D'Antuoni accanto a Roberto Fiore alla manifestazione contro la legge 194

MONZA – Agostino D’Antuoni vira sempre più a destra e sabato pomeriggio ha partecipato accanto al segretario di Forza Nuova Roberto Fiore al corteo organizzato a Milano contro la 194 (la legge dell’aborto) e il prossimo 28 ottobre presenzierà con il suo movimento alla manifestazione forzanovista a Roma.

Il segretario nazionale di “Io Cambio” – che alle ultime amministrative aveva sostenuto al primo turno la candidatura di Pier Franco Maffè – guarda con sempre maggiore interesse all’universo delle destre. “Durante questi mesi c’è stato un cammino di avvicinamento e di confronto con Forza Nuova e con il segretario Fiore – spiega l’avvocato D’Antuoni – Nel panorama nazionale la loro idea di politica è l’unica vicina a quella di “Io Cambio”. Da tempo sto lavorando per la creazione di un coordinamento di forze di destra unite per un unico obiettivo: promuovere una proposta politica da presentare alle prossime elezioni regionali e nazionali non compromessa con il potere e che abbia al centro dell’azione gli italiani, i loro diritti, la salvaguardia e il presidio del territorio nazionale”.

D’Antuoni, anche nel secondo turno delle amministrative, non aveva nascosto l’interesse alle idee portate avanti dalla candidata Manuela Ponti (Popolo della famiglia) sostenuta da Forza Nuova. Pur non essendo entrato tra i banchi del Consiglio comunale ha proseguito nel suo cammino politico, preparandosi adesso per le prossime elezioni. Ma continuando a guardare con occhio critico alla situazione politica monzese.

In particolare in tema di sicurezza e di immigrazione, sollecitando il sindaco Dario Allevi ad intervenire concretamente sulla situazione di via Asiago. “Dopo le promesse elettorali è il momento di passare ai fatti – commenta – Adesso Allevi ha gli strumenti per agire: che faccia rispettare il regolamento comunale in tema di ordine pubblico e di sanità anche all’interno di via Asiago, di tolleranza ce n’è già stata abbastanza. E se il regolamento non viene rispettato che ci sia la revoca delle convenzioni”.

Barbara Apicella

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