Elezioni: ecco la Brianza che va al Pirellone

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MONZA – Elezioni regionali 2018: il centrodestra porta al Pirellone cinque consiglieri, mentre il centrosinistra vede le bocciature eccellenti degli ex primi cittadini Roberto Scanagatti (Monza) e Laura Barzaghi (Nova Milanese).

I risultati delle elezioni regionali in Brianza – ma i risultati ufficiali ad ora non sono ancora stati pubblicati sul sito della Regione Lombardia – hanno premiato il centrodestra, con una netta vittoria della Lega che vedrà sedere tra i banchi del consiglio regionale Andrea Monti, il giovane Alessandro Corbetta, e Marco Mariani ex sindaco di Monza e leghista della prima ora.

Per gli azzurri invece entra con oltre 8mila preferenze l’ex vicegovernatore Fabrizio Sala. Ce l’ha fatta, ma per una manciata di voti, Federico Romani, figlio del senatore Paolo Romani. Dietro a lui Paola Romeo, consigliere a Limbiate e figlia del sindaco Antonio Romeo; potrebbe trovare un posto anche lei al Pirellone con la conferma in giunta di Fabrizio Sala.

Per i pentastellati, invece, entra in consiglio regionale Marco Fumagalli. Mentre per il Pd ce l’ha fatta soltanto Gigi Ponti, ex presidente della Provincia di Monza e Brianza.

L’ex sindaco Scanagatti ha preso l’esclusione con filosofia, anche se dalle sue parole sui social emerge un pizzico di amarezza. “Non sarò in consiglio regionale. Poco male. Vorrà dire che mi dedicherò a fare altro”. Certamente non andrà a sciare come il suo segretario Matteo Renzi. “Per ora ho solo voglia di ringraziare con tutto il cuore le donne e gli uomini che mi hanno dato una mano e accompagnato in questa nuova avventura – scrive ancora sui social – Molti di loro lo hanno fatto senza nessuna tessera di partito in tasca e qualcuno addirittura mettendo da parte le proprie convinzioni politiche. La delusione è ampiamente compensata dal fatto che ancora una volta ho sentito la stima e l’affetto di tante persone, soprattutto nella mia Monza: il voto diffuso e omogeneo in tutta la città lo conferma”. Roberto Scanagatti resta quindi tra i banchi dell’opposizione del consiglio comunale . “La situazione politica italiana è grave ma non seria – conclude citando Flaiano – Non sono però sicuro che sia proprio così”.

B. Api.

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