MONZA – La Festa del Sacrificio è alle porte e il Movimento animalista di Monza e Brianza sollecita i sindaci a mobilitare la polizia locale per scongiurare il rito della macellazione clandestina degli animali.
Un post diffuso ieri sui social e oggi una e-mail inviata a tutti i primi cittadini affinché vigilino sulla macellazione.
“Una festa o un rito religioso non deve comportare il sacrificio di animali – spiega Eleonora Villa referente del Movimento animalista di Monza e Brianza – Chiediamo ai sindaci di intervenire sulla Polizia municipale affinché sulla provincia di Monza e Brianza si vigili efficientemente, affinché non ci siano macellazioni clandestine in prossimità della festa calendarizzata”.
Una festa in programma da giovedì sera 31 agosto. Un giorno importante per i fedeli islamici che spesso organizzano questa ricorrenza non solo affittando sale private ma anche nei giardini pubblici.
“Mi auguro che i sindaci siano più sensibili rispetto a qualche mese fa – aggiunge – Alla fine del 2016 avevo inviato a tutti i primi cittadini della Brianza un’email per sensibilizzarli sul problema dei botti, ma nessuno ci ha risposto. In questi mesi abbiamo fatto un importante lavoro di divulgazione e di informazione sul territorio, speriamo che la nostra richiesta venga accolta”.
Il rito della macellazione per la festa del sacrificio è particolarmente cruento, senza prima stordire l’animale che viene sgozzato, con recensione della giugulare con il sangue che deve colare completamente a terra.
Anche la leader del Movimento Animalista, Michela Vittoria Brambilla, nei giorni scorsi è salita sulle barricate chiedendo peraltro l’abolizione della legislazione che in Italia autorizza questo tipo di macellazione.
“Solo in Italia saranno decine di migliaia gli animali che perderanno la vita in questo modo – afferma l’onorevole Brambilla in una nota stampa – Perché lo stordimento preventivo è vietato da rito. A noi animalisti tutta questa sofferenza sembra il contrario di una festa, perciò cambieremo la legge non appena avremo modo di farlo. Nel frattempo chiediamo alle autorità e in particolare ai sindaci di vigilare attentamente sul rispetto delle norme invece di “fare gli auguri” ai fedeli islamici per questo massacro”.
B.Api.