MONZA – Guardando il cielo e sentendo le temperature particolarmente rigide la tradizione ci conferma che l’inverno sarà ancora lungo. Oggi, 2 febbraio, è il giorno della Candelora: una tradizione molto sentita nel passato, come ci ricorda Ghi Meregalli, appassionata di storia locale e di tradizione che in queste settimane ci sta accompagnando alla scoperta dei riti del passato.
Una festa che per la religione cristiana celebra la presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione della Beata Vergine Maria.
“La tradizione vuole che in questa giornata le donne si rechino in chiesa per ricevere la benedizione – spiega Ghi Meregalli – Proprio come aveva fatto la Madonna che si era presentata al Tempio con il Bambin Gesù. Ogni donna acquistava inoltre due candele benedette e tornata a casa le riponeva a capo del letto matrimoniale. Queste candele venivano accese soltanto in occasioni speciali, per chiedere l’intercessione del Signore”.
Tante nonne e trisavole certamente hanno vissuto questa esperienza e acceso quelle candele – acquistate e benedette nel giorno della Candelora – per chiedere la guarigione del malato, o durante l’estrema unzione, o pregando per la protezione del raccolto e del bestiame.
La festa della Candelora è poi una sorta di spartiacque tra l’inverno e l’arrivo della bella stagione. Tanto che in occasione di questa giornata c’è un preciso detto “meteorologico” che Ghi Meregalli ci ricorda: “Alla Madonna della Candelora dall’inverno siamo fuori, ma se nevica o tira vento 40 giorni siamo ancora dentro”.
