Tutti gli appassionati del mondo del vino, quelli che vanno oltre al piacere di bere e degustare un buon calice e sanno apprezzare anche tutto ciò che sta dietro, storia compresa, faranno bene a ricordarsi un nome: Gadachrili. Tutto sommato facilmente pronunciabile e, d’ora in poi, punto di riferimento per un motivo molto semplice: in questa località della Georgia, a circa una trentina di chilometri di distanza da Tbilisi, è stata trovata la cantina più vecchia del mondo. Risale a 8 mila anni fa.
Sul fatto che il vino potesse provenire da quelle zone è cosa piuttosto nota. Ma gli archeologi della Hebrew University of Jerusalem hanno fatto davvero una scoperta importante. Lì, in quel villaggio neolitico, sono stati trovati nei resti del vasellame i residui del vino più antico.
Prima ancora di fare scoperte che avrebbero cambiato la sua vita, insomma, l’uomo aveva già imparato a conoscere l’uva e a lavorarla, dando vita a una prima forma di vinificazione. Sul fatto che si tratti proprio di vino, o almeno di quello che così poteva essere considerato a quei tempi, non vi sono proprio dubbi. E a testimoniarlo ci sono anche le incisioni sul vasellame, decorato proprio con i grappoli.
In più, nell’antico villaggio, ecco il ritrovamento di enormi vasi interrati nei pavimenti delle abitazioni ma anche polline di vite diffusi in quell’area verdeggiante e fertile.
L’esito della ricerca è stato pubblicato sulla rivista Pnas. Il villaggio neolitico non è aperto al pubblico. Gli interessati, tuttavia, potranno trovare il vasellame esposto al Georgian National Museum di Tbilisi.