Girasole, il fiore innamorato del suo sole

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Girasole, il fiore innamorato del suo sole

Cosa c’è di più bello di un fiore che volge il proprio sguardo al cielo? Ma non a un punto qualsiasi e casuale tra le soffici nuvole e l’etereo tappeto celeste, bensì verso di lui, il re del cielo, il signore per eccellenza dell’etere. La sua stella più luminosa e splendente, lui, il sole.

E il suo ammiratore più accanito nel mondo dei fiori è il Girasole.
Quello stupendo frutto della natura che mostra nella sua stessa essenza il colore raggiante della stella che segue così accanitamente. Un giallo intenso, luminoso, puro e vivo quello del Girasole. Un colore brillante che prende direttamente le sue affascinanti sfumature dal sole. Insomma, il Girasole è il fiore più caldo, raggiante, luminoso e dorato di tutti, proprio come quella stella infuocata lassù nel cielo, della quale segue incessantemente il movimento.

Girasole, il fiore innamorato del suo sole

Una comunicazione senza tempo quella tra cielo e terra…tra il sole e il suo fiore

Non esiste fascino più vivo e intenso di quel legame che unisce inscindibilmente cielo e terra, le due facce di uno stesso specchio, nel quale vi si riflettono specularmente l’uno nell’altra. Il Girasole, il fiore che si muove costantemente alla ricerca della sua guida nel cielo, del suo Sole, è la prova lampante e palpabile di questo legame. Il Girasole non è soltanto un bellissimo e lucente fiore, ma è la testimonianza che cielo e terra sono sempre in costante comunicazione. Uno sguardo innamorato al cielo dalla terra, e un raggio di luce caldo e luminoso dal cielo per la terra e le sue creature, come il Girasole.

L’affascinante caratteristica nota a tutti del Girasole, ovvero quella di girare la propria corolla verso il sole, è già incisa e intrisa, non a caso, nel suo nome: dal greco helios che significa “sole” e anthos il cui significato è “fiore”.

Girasole, il fiore innamorato del suo sole

Il biondo fiore di cui oggi, per fortuna, possono godere anche i nostri prati, è originario delle Americhe. Basti pensare che l’antico popolo degli Inca considerava il Girasole, forse per la sua dorata tintura, o forse proprio per la sua tipica caratteristica di voltarsi sempre alla ricerca della stella del mattino, come il simbolo del loro dio del Sole.
Sarà anche per questo che, quando il Girasole sbarcò in Europa, oltre ai semi del fiore, giunsero con loro delle riproduzioni d’oro dello stesso.

Il Girasole, fiore romantico che per fiorire…ha bisogno di amore

Ma questo bellissimo fiore, affonda le sue radici anche nella mitologia greca, all’interno della quale si parla delle sue origini associandolo alla triste storia della ninfa Clizia. Il mito ci racconta, infatti, della giovane ninfa Clizia, perdutamente innamorata del dio del Sole, Apollo. La sua infatuazione e il suo amore erano talmente intensi, che ogni giorno lo seguiva con lo sguardo mentre egli guidava il Carro del Sole. In risposta, il dio Apollo lusingato da tanto amore, in un primo momento cedette alla ninfa ma, dopo averla sedotta, l’abbandonò.
Alcune varianti del mito riferiscono, addirittura, che Apollo le preferì la sorella, gettando ancor più nella disperazione la povera Clizia. Quest’ultima infatti, trascorse ben nove giorni a piangere ininterrottamente e rimanendo immobile in un campo ad osservare senza sosta il dio del Sole che sfrecciava nel cielo sul suo Carro.
A questo punto, la leggenda ci tramanda che il corpo della ninfa, piano piano, cominciò a irrigidirsi fino a trasformarsi in uno stelo sottile ma resistente, i suoi piedi si conficcarono nella terra, e i suoi capelli diventarono gialli. La ninfa Clizia è diventata un Girasole che, perpetuamente sotto queste nuove spoglie, continua a seguire con lo suardo il suo amore.
Un’altra versione del mito riferisce, invece, che sia stato lo stesso Apollo a trasformare la piangente ninfa in uno splendido fiore, probabilmente toccato dalla sofferenza che le aveva provocato.

Girasole, il fiore innamorato del suo sole

Ed è proprio da questa leggenda che nasce uno dei significati più romantici che si possa attribuire non solo allo stesso Girasole, ma a tutti i fiori in generale. Ebbene, regalare dei Girasoli può rappresentare il desiderio di trascorrere del tempo con la persona a cui vengono donati. Portare in dono un fiore di Girasole, diventa quindi la dichiarazione di un sentimento profondo e sincero, che vuole essere coltivato. Il Girasole si erge a stendardo di quell’amore così vero e così potente da voler sempre seguire gli occhi della persona amata, di avere bisogno del suo sguardo per crescere e per mantenersi in vita.

Il Girasole, quel caldo fiore che vive d’amore.

Uno sguardo rivolto alla vita

Una leggenda di stampo più popolare, invece, racconta di un immenso giardino nel quale, un giorno, nacque un fiore alquanto strano. Il suo aspetto era poco gradevole e per questo motivo, nessun fiore del giardino voleva stargli vicino. Nonostante la solitudine fosse una gran sofferenza, il fiore non si lamentava mai e trascorreva le giornate ad osservare trasognato il sole.
Pur di riuscire a seguire ogni suo movimento, il fiore iniziò addirittura ad allungarsi verso il cielo. Tant’è che il Sole, ad un certo punto, non potè fare a meno di accorgersi di lui e di accostarvisi. E così, quando il fiore ebbe finito di raccontargli la sua storia, il Sole lo avvolse in un caldo abbraccio che lo trasformò regalandogli un colore giallo splendente. Da quel giorno il Girasole, proprio grazie al tocco dei raggi di quel sole che aveva seguito per tutta la sua vita, divenne il fiore più alto e bello del giardino.

Girasole, il fiore innamorato del suo sole

Il sole, quindi, oltre a rappresentare il punto focale dell’attenzione del Girasole, è anche la stella cocente e brillante che regola e incita il suo percorso di formazione. Si può dire, in poche parole, che la crescita e la fioritura del Girasole, segua in tutto e per tutto il movimento della stella del mattino.

Girasole, il fiore innamorato del suo sole

La maggior parte delle corolle di un campo di Girasoli ormai fioriti, infatti, punta sempre ad est, là dove sorge il sole. I boccioli di Girasole non ancora maturi, invece, si muovono secondo il cosiddetto eliotropismo: nelle giornate soleggiate seguono il percorso del sole nel cielo da est ad ovest, mentre di notte e al crepuscolo tornano ad orientarsi verso est. Si tratta di un meccanisco tipicamente ormonale, che si esaurisce nell’istante in cui il Girasole compie il suo processo di crescita e fiorisce in modo completo.
Da questo momento in poi, il fiore dorato si volgerà sempre e solo verso est. Verso quel punto che saluta ogni giorno il sole. Quella stella dai cui raggi pende incantato il Girasole. Un eterno scambio di sguardi, di attenzioni e di vita quello tra l’etereo Sole e il terrestre Girasole.

Francesca Motta

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