Giulia Malaspina, primo album: dopo il successo negli Usa porta il jazz in Brianza

0

MONZA –. È partita sette anni fa per Boston con tanti sogni nel cassetto e la normale paura di una giovane donna di imbattersi nella realtà statunitense. Lontana dai genitori, dagli amici e da quel nido confortante dove è cresciuta. Ma la voglia di migliorarsi e diventare una vera professionista della musica le ha dato la forza di non arrendersi ai normali momenti di sconforto nei quali si è imbattuta. E oggi, a un anno esatto dal rientro, il suo sogno sta per diventare realtà.

Il 29 novembre uscirà il suo primo cd “No more pain” : suoi i testi, le musiche e gli arrangiamenti. È emozionata, galvanizzata e soprattutto felice la monzese Giulia Malaspina, “bachelor degree” in pianoforte e voce al Berklee College of Music di Boston, dopo il precedente diploma alla scuola civica di jazz di Milano.

Un curriculum di tutto prestigio quello della monzese con numerose esibizioni in Italia e all’estero e vincitrice nel 2015 del concorso internazionale “Made in New York Jazz Competition” che le ha permesso di esibirsi a Manhattan. E proprio dopo il concerto nella “Grande Mela” Giulia ha avuto la grande illuminazione: nel febbraio 2016 con un album già pronto frutto di oltre un anno di lavoro, stesura e registrazione e un biglietto per l’Italia già pronto in tasca ha annullato il volo e ha deciso di rimanere negli Usa. Tornando di gran fretta a Boston dove ha deciso di rifare in toto il solo album.

“Dopo quello straordinario concerto ho sentito dentro di me qualche cosa – ha raccontato Giulia, accanto al suo amato pianoforte – Quell’album non me lo sentivo mio. Ho deciso quindi di rifarlo completamente. Era troppo prodotto, troppo spinto al commerciale. Almeno il primo album doveva essere davvero mio”.

Lei che per il suo jazz ha abbandonato tutto e tutti non poteva certo accontentarsi di una album che non la rispecchiava totalmente. “Sono tornata a Boston, ho individuato i due musicisti, abbiamo fatto due prove e in una sessione abbiamo registrato l’album in studio”, racconta.

Un parto veloce e indolore, perché in fondo quella musica e quei testi erano da sempre dentro il cuore e la testa di Giulia. A quel punto il ritorno in Italia, il lavoro di editing, mixing e mastering e poi finalmente l’arrivo del cd. Giulia ci regala una copia in anteprima: è orgogliosa e quando ci fa ascoltare i primi minuti l’emozione sale. Pelle d’oca ascoltando quelle note e quelle parole, ma non vogliamo anticiparvi troppo. Ve lo racconteremo.

“È un album di musica jazz, ma alla portata e all’orecchio di tutti, anche dei neofiti del genere – spiega – Un jazz fresco come quello che ho conosciuto e appreso negli Stati Uniti”.

Gli Usa le mancano, anche se Giulia è felice di essere tornata a casa: vuole vivere e lavorare nel suo Paese. “In America ho ricevuto una formazione globale del mondo musicale – ci spiega – Ho avuto la possibilità di sperimentare, provare, emergere. A New York ho suonato in tantissimi locali, ho vinto un concorso internazionale”.

In Italia le cose vanno diversamente. E Giulia lo sa, lo sta sperimentando sulla sua pelle. “Purtroppo oltre alla conoscenza della materia bisogna avere anche il contatto con qualcuno che ti introduca nel grande mondo del jazz, dei festival, dei concerti nei teatri – spiega – Io ho avuto la fortuna di conoscere Franco Mussida direttore della scuola di musica CPM di Milano. L’ho contattato attraverso facebook, mi ha risposto, gli è piaciuta la mia musica, ha creduto in un giovane e mi ha dato la possibilità di lavorare”.

Giulia insegna nella scuola milanese, non accantonando comunque il grande sogno di esibirsi anche in Italia ad alti livelli. “A Milano ho un buon seguito – precisa – Mi piacerebbe anche esibirmi nella mia amata Monza”.

Una strada potrebbe essere quella dei talent, ma non fanno per la musicista monzese. Ma di sola musica oggi i può davvero vivere? “Io ai miei allievi dico di sì – commenta – E dico soprattutto di non dare ascolto a chi dice di no, piuttosto sbagliate. Io ho sbagliato perché ho fatto due volte il mio cd, perché non ho dato ascolto al mio cuore fin dall’inizio”.

Non è facile, ma Giulia crede, studia, si aggiorna continuamente per realizzare il suo sogno: poter raggiungere gli alti livelli (italiani) del mondo del jazz forte della preparazione e di quel biglietto da visita che è la prestigiosa Università americana che, ironicamente, Giulia definisce la “sua raccomandazione”.

E noi glielo auguriamo: ha tutte e carte in regola. Ha conoscenza, umiltà ma soprattutto quell’amore, devozione e rispetto verso la musica che solo i grandi artisti possono vantare di avere. Ha la freschezza che la sua giovane età e amore per la musica la contraddistingue.

Barbara Apicella

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci un commento
Inserisci il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.