VILLASANTA – I ragazzi delle scuole medie Fermi nell’ufficio del sindaco Luca Ornago per un’intervista speciale sulla villa di via Modigliani confiscata nell’ambito di un provvedimento antimafia. All’incontro che, si è svolto nei giorni scorsi, hanno partecipato sei ragazzi che all’interno della scuola stanno seguendo il laboratorio di giornalismo, guidati dalla professoressa Maria Adele Rossi. Il sindaco, per l’occasione, ha chiesto anche la presenza del dirigente di riferimento Davide Teruzzi.
I ragazzi hanno tempestato Ornago di domande sulla villetta che, nel 2014, venne confiscata alla famiglia di Vincenzo La Placa, pregiudicato di Resuttano morto nel 2009.
Quali forze dell’ordine hanno proceduto? Come ha reagito alla notizia? Cosa pensa della presenza della mafia anche in Brianza? Sono solo alcune delle questioni emerse dall’intervista dei ragazzi.
Il sindaco ha spiegato di non poter rispondere a molte delle domande perché oggetto di indagini condotte dalle forze dell’ordine. L’occasione tuttavia è stata buona per parlare di legalità. “Dovete partire dalla vostra vita quotidiana –ha detto Ornago ai ragazzi- su temi semplici come rispettare gli altri, le piazze, i parchi. L’illegalità non è solo delitti efferati ma violazione delle regole che ricade poi sulle nostre vite. Come quella che magari si nasconde dietro un ecomostro”.
In chiusura un appello ai ragazzi a farsi parte attiva nella rivolgendosi agli adulti in presenza di “qualcosa che non va”. L’intervista è stata filmata e trascritta dai ragazzi che lavoreranno a scuola sui temi emersi.
La villa di cui si è parlato è inserita in una maxi-confisca da 11 milioni di euro eseguita nel 2014 dai militari della Guardia di finanza di Caltanissetta nei confronti di Maria Antonietta dell’Edera e Katia La Placa, rispettivamente moglie e figlia di Vincenzo La Placa. Le due donne erano le titolari dell’abitazione di via Modigliani. La villa è ancora nella disponibilità dell’ Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’assegnazione al Comune per scopi sociali è una delle possibilità in campo per la quale l’amministrazione comunale spinge e per cui ha già sollecitato più volte l’Agenzia.