Grimoldi: “Accogliere un cane, una scelta consapevole”

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Cani in passerella per sostenere le attività dell'Enpa

Quando si decide di aprire le porte della propria casa a un cane bisogna essere consci della scelta che si sta facendo. Il cane diventa membro della famiglia con precise esigenze e spazi, con precise necessità, con tempi e linguaggio diversi da quello dell’uomo.

Una scelta importante che cambierà radicalmente la nostra vita, i nostri ritmi, e i nostri spazi. Ma che certamente ci ripagherà con un amore immenso e incondizionato. Una scelta che va fatta però documentandosi e solo dopo essere certi di poter accogliere un cane tra le mura domestiche potremo aprirgli le porte della nostra casa.

Per capire meglio come scegliere un cane e come preparare e prepararsi alla sua accoglienza ci siamo rivolti insieme a Barbara Zizza – del gruppo facebook “Monza a 4 zampe” – a Silvana Grimoldi, presidente del Gruppo Cinofilo Monzese Corona Ferrea.

Che cosa fare prima di acquistare o di adottare un cane?
Bisogna documentarsi e soprattutto proiettarsi verso il futuro, quando il cane sarà adulto e non più soltanto un cucciolo. Bisogna essere onesti e umili, e capire se davvero saremo in grado di seguire quel cane quando diventerà grande perché il cucciolo non rimarrà tale per tutta la vita. Come nel caso del film “Il tuo migliore amico” con un dolcissimo cucciolo di Akita Inu che però è un cane da combattimento. O ancora del Labrador e del Dalmata protagonisti al cinema e negli spot: quei cucciolo poi crescono.

Dove bisogna documentarsi?
Basta andare sul sito dell’Enci (Ente nazionale cinofila italiana www.enci.it) dove sono riportati gli standard di tutte le razze canine, le loro caratteristiche morfologiche e psicologiche per scegliere il cane che certamente è più adatto alla futura famiglia che lo accoglierà.

I primi mesi, come nei bambini, sono certamente i più importanti: come bisogna comportarsi con il cucciolo che entra a far parte della nostra famiglia?
I primi mesi sono fondamentali per la socializzazione con gli altri cani e con le persone. Fondamentali anche per una futura gestione tranquilla e serena. Il momento ottimale per prendere un cucciolo è quando ha tra i 60 e i 90 giorni. Vanno educati, insegnando loro all’interno della casa gli spazi dove muoversi, dove poter accedere. Non dimenticandosi che è normale, soprattutto nel cucciolo, che qualche volta possa combinare qualche marachella, magari quando viene lasciato da solo per qualche ora.

Come gestire il cane quando si è al lavoro o magari si resta fuori casa per l’intera giornata?
Se il cane resta a casa non bisogna mai lasciarlo chiuso in una stanza, peggior ancora sul balcone o legato al guinzaglio. Un cane adeguatamente educato può rimanere a casa da solo senza combinare disastri perché sa quali sono i suoi spazi. Il cane deve prendere possesso di una parte dell’abitazione che noi gli indichiamo e che resta sempre la stessa: per esempio dove c’è la sua cuccia, le sue ciotole con la pappa e con l’acqua fresca. Oggi poi ci sono anche le figure del dog sitter e degli asili per gli animali dove lasciare il cane quando si resta fuori casa per parecchie ore.

Un altro aspetto importante è quello dialogo: come parlare con il cane e come fargli capire chi è il capobranco?
Bisogna insegnargli pochi e semplici comandi verbali e gestuali che saranno sempre gli stessi. Comandi ai quali tutti i membri della famiglia si devono adeguare. Il cane fa parte della famiglia ma c’è una gerarchia da rispettare. Non dimentichiamo che è un animale da branco.

Come si fa a capire il linguaggio del nostro cane?
Alla base c’è la necessità di stare insieme al nostro cane, di trascorre del tempo con lui. È una conoscenza e poi un dialogo che si costruisce con il tempo. Ognuno ha il suo linguaggio: come mette le orecchie, come guarda il padrone, come cammina. È utile affidarsi a un educatore cinofilo, soprattutto per coloro che sono alla prima esperienza con un cane, partecipando per chi prende un cucciolo ai classici corsi di “Puppy Class” importanti anche per l’educazione. L’esperto aiuterà il padrone ad interagire con il cane a capirlo e ad interpretare il suo linguaggio. È fondamentale l’atteggiamento del padrone che deve avere l’umiltà e la pazienza di imparare ad interagire con il cane che comunica in un modo diverso rispetto a quello dell’uomo.

Una volta entrato un famiglia come possiamo garantire il benessere del nostro cane?
Personalmente non condivido un’eccessiva umanizzazione del cane con padroni che gli fanno indossare cappottini o altri accessori. Innanzitutto bisogna conoscere le esigenze del proprio cane: se ho un chihuahua che è un cane che arriva dal Messico ed è abituato al clima caldo è normale che in autunno e in inverno lo ripari con il capottino. O che durante le giornate piovose si faccia indossare al cane dal pelo lungo l’impermeabile per evitare lungaggini e perdite di tempo nella gestione del pelo una volta rientrati a casa. Per il suo benessere il cane deve poter correre, giocare, socializzare, essere nutrito con cibo adeguato, avere sempre a disposizione acqua fresca. Ma assolutamente non alla ridicolarizzazione dell’animale.

Per chi invece opta per l’adozione come fare a scegliere il cane giusto e ad accoglierlo in famiglia?
Bisogna rivolgersi ad associazioni serie e riconosciute, affinché l’adozione venga fatta mirata alle necessità non solo della famiglia che adotta ma anche del cane. Affidandosi anche ai giudizi dei volontari esperti e degli educatori per effettuare un inserimento corretto all’interno della famiglia. È un passaggio fondamentale perché non ci sia in futuro una famiglia infelice e con problemi di gestione del nuovo arrivato. Un cane mal gestito rischia di tornare in canile. Sarebbe buona cosa che le associazioni spiegassero le caratteristiche del cane, un inserimento preventivo prima dell’adozione definitiva.

Per ulteriori informazioni sulle attività del Gruppo Cinofilo Monzese Corona Ferrea telefonare allo 039.320506 o inviare un’email a info@gruppocinofilomonzese.it

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