I.R.A. la fine della lotta per la libertà. 3 ottobre 1981

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I.R.A. Il 3 ottobre 1981, si chiude uno dei momenti chiave nella storia irlandese, britannica e del terrorismo internazionale. Stiamo parlando del secondo sciopero della fame, iniziato il primo marzo 1981 per creare attenzione sulla lotta per l’indipendenza dell’Irlanda del Nord da Londra che era partita nel 1916, durante la grande guerra.

I prigionieri, che avevano visto negato il diritto di essere considerati politici dopo il primo sciopero della fame, chiedevano anche la possibilità di indossare loro vestiti, di ricevere posta, un minimo di libertà nello stretto regime di sorveglianza.

Lo sciopero della fame doveva essere una staffetta, il testimone passava all’altro dopo la morte del precedente.

Il governo britannico della Thatcher era comunque irremovibile, e negò un accordo anche quando Bobby Sands fu eletto deputato dal fronte nazionalista unito. Bobby morì, ai suoi funerali parteciparono oltre 100.000 persone. e dopo di lui furono altri nove militanti dell’I.R.A. a dare la vita per la libertà della loro terra, finchè i genitori dei detenuti non si accordarono per chiedere il sostegno vitale medico quando i scioperanti, esausti, cadevano in coma.

A quel punto ci si rese conto che con l’alimentazione artificiale continuare la protesta sarebbe stato vano. Ma il sacrificio dei 10 militanti non fu inutile. Già durante lo sciopero, erano partite trattative sotterranee fra l’esercito clandestino, i movimenti, i partiti.

Si capì che una mediazione era possibile, così accanto all’esercito si potenziò il gruppo politico, il Sinn Fein, che poi avrebbe portato avanti, anno dopo anno, gli accordi di pace che hanno restituito maggiore tranquillità ad una terra dilaniata da decenni di lotte e terrorismo.

 

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