Il Tulipano, il calice dell’amore

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Il Tulipano, il calice dell'amore

Nella Giornata Mondiale delle Api, 20 Maggio, brindiamo a questi esseri viventi fondamentali per la preservazione dell’ecosistema terrestre.
E quale brindisi migliore per le protettrici della nostra biodiversità, se non innalzando i calici per eccellenza della natura…i Tulipani.

Il fiore delle cerimonie, delle feste della natura, delle fiabe e delle storie di magia. I fiori che non aprono i loro enormi e variopinti petali al sole, ma li innalzano verso il cielo. Quei lunghi e longilinei steli a sostenerli e, allo stesso tempo, a protenderli verso quell’alto orizzonte, là dove nessun fiore aveva osato spingersi.

Il Tulipano, il calice dell’amore

Il Tulipano. L’elegante figlio della madre terra che germoglia dal suolo e che lo rende un posto più accogliente, ma che ambisce al cielo, agli spazi aperti e sconfinati…al bagliore delle stelle e alla loro aura di romanticismo. Quel fiore che crediamo nato e comparso per la prima volta in Olanda, ma che in realtà è originario dell’antica Persia, l’attuale Turchia. La terra degli aromi e delle spezie, dei colori sgargianti e delle sfumature raffinate, delle sete preziose e dei gioielli che luccicano al sole…questa è la terra del Tulipano.
Solo successivamente esportato in tutto il mondo e soprattutto in Olanda, dove ebbe inizio la coltivazione intensiva.

Tulipa è il suo nome botanico, e deriva dalla parola turca Tullband ovvero turbante. Un nominativo scelto, molto probabilmente in onore della sua caratteristica forma. Un turbante di petali avvolti tra di loro, quasi chiusi in cima, a formare una protezione, una barriera che permetta al fiore di vivere e fiorire nell’intoccabilità delle sofferenze del mondo umano.

Il Tulipano, il calice dell’amore

“Le Mille e una Notte” è soltanto una delle più celebri fiabe persiane che vedono i tulipani come fiori protagonisti dell’intreccio della storia. Sono moltissimi altri, infatti, i viaggi fantastici che ha compiuto il romantico tulipano tra le pagine di un libro o nella cultura popolare tramandata oralmente.
Basti pensare, che la sua nascita è proprio legata, non a caso, a un’antichissima leggenda persiana che racconta di una delusione d’amore. E’ la storia del giovane Shirin innamorato della bella Ferhad, un amore ricambiato, ma destinato ad essere spezzato.
Secondo la leggenda Shirin, partito in cerca di fortuna, aveva lasciato la sua amata.
Per molto tempo, la giovane e incantevole fanciulla aveva atteso il suo ritorno, ma purtroppo invano. Un giorno mentre vagava alla ricerca del ragazzo, cadde rovinosamente su alcune pietre aguzze e si ritrovò a piangere per la consapevolezza che sarebbe morta senza rivedere Shirin.
Le sue lacrime si mescolarono al sangue e, cadendo goccia dopo goccia sul terreno, si trasformarono in bellissimi fiori rossi: i Tulipani.
Da allora, tutte le primavere i tulipani tornano a fiorire in ricordo di questo e di qualsiasi altro sogno d’amore non coronato.

Il Tulipano, il calice dell’amore

Sarà forse per questo, quindi, che i suoi petali così ampi non si aprono a formare un’enorme corolla, ma preferiscono estendersi verso l’alto quasi a protezione del fiore? Perchè il Tulipano è il fiore simbolo a tutti gli effetti dell’amore. Di quell’amore che è il frutto della somma di tutti i suoi molteplici aspetti. Da quella sensazione di stordimento e di leggerezza, a quella di vivere in una favola, alla sofferenza e al dolore che solo e soltanto l’amore può arrecare. Quando si conosce l’amore, si impara subito a comprendere anche la sua duplice anima, l’una dolce e paradisiaca e l’altra tormentata e spietata.

Soltanto l’amore è in grado di innalzarti verso il cielo e di far splendere il tuo cuore come una stella, ma anche di sgretolare la tua anima in mille pezzi freddi come il ghiaccio.
Ed è da qui, da questa natura ambivalente che la terra ha creato il Tulipano: per avvicinarsi al cielo, proprio come gli innamorati che ubriachi di felicità toccano la volta celeste con un dito; e per proteggere il proprio cuore dalle delusioni e dalle sofferenze che altrimenti lo spezzerebbero. Il Tulipano..il caliceil turbante dell’amore.

Il Tulipano, il calice dell’amore

E se l‘amore è una moneta a due facce, il Tulipano è uno dei fiori che può vantare la gamma più ampia e variegata di tonalità. Proprio tramite queste ultime, il magnifico Tulipano cerca di trasmettere tutte le sfumature di quel sentimento così polimorfo che è l’amore.

Il Tulipano, il calice dell’amore

Tra le moltissime tonalità di Tulipano che si possono recare in dono, le più gettonate sono sicuramente queste:
il Tulipano Rosso per dichiarare senza riserve il proprio amore, un amore che vuole essere sincero, vero e duraturo;
il Tulipano Viola, al contrario, è l’ideale per una dichiarazione d’amore “modesta”, non troppo impegnativa insomma;
il Tulipano Giallo, invece, è l’emblema dell’amore solare e spensierato, che illumina corpo e anima;
i Tulipani Bianchi sono generalmente regalati per chiedere perdono, un pegno donato per ricucire una ferita d’amore;
e infine, quelli variopinti esprimono un diretto complimento sulla bellezza degli occhi della persona amata o, comunque, di chi li riceve.

Il Tulipano, il calice dell’amore

Ancora una volta i fiori, come è tipico d’altronde di questi esseri meravigliosi, trovano le parole che a noi sfuggono per esprimere quei pensieri che noi non saremmo mai capaci di confidare così magistralmente.
Brindiamo ai Tulipani, alziamo i calici dell’amore per loro, i fiori.

Francesca Motta

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