Si è chiusa con un enorme successo l’edizione numero 52 del Vinitaly, la più importante fiera italiana dedicata al mondo del vino. Chi ha vissuto l’esperienza, da domenica a mercoledì, si è accorto della grande partecipazione di pubblico. Confermata poi dai dati rivelati dagli organizzatori: 128 mila visitatori provenienti da 143 nazioni, oltre a un significativo aumento dei buyer esteri arrivati a 32 mila presenze (+6% rispetto al 2017).
Tra i numerosi padiglioni e le tante degustazioni, sia momenti pubblici sia occasioni più riservate con i produttori, gli “addetti ai lavori” non hanno fatto a meno di commentare quella che è la notizia del momento all’interno dell’Associazione Italiana Sommelier: la candidatura di Fabio Mondini che si propone per la presidenza regionale alle prossime elezioni del 9 giugno.
Delegato di Monza e Brianza, responsabile nazionale per i progetti dell’Ais nelle scuole, già miglior professionista d’Italia, inventore della Misinto Bierfest, la festa della birra più famosa del nord Italia che per dieci giorni trasforma l’area delle Groane in un angolo di Baviera.
Professionista di lungo corso nel settore del food & beverage, nei giorni scorsi ha sciolto le ultime riserve sulla candidatura ufficializzandola al consiglio direttivo di Ais Lombardia.
La notizia ha fatto il giro dell’Italia del vino. Al Vinitaly, nei diversi giorni, parecchi gli attestati di stima e di incoraggiamento da parte degli esponenti Ais di altre regioni, ma anche da parte di produttori e di consorzi importanti, che hanno manifestato la loro insoddisfazione nei confronti dell’attuale gestione. In tutti loro una convinzione significativa: cambiare non è solo possibile, è addirittura obbligatorio. La Lombardia, regione che vanta il maggior numero di sommelier, ha bisogno di un nuovo corso e di una nuova gestione.