Indice Dow Jones 1929. 3 settembre. L’indice della borsa di New York raggiunge l’apice storico, a 381,17.
E’ il culmine di una ascesa, iniziata nel 1924, che ha visto il paniere di Wall Street moltiplicare di 5 volte il suo valore. Anni d’oro, di produzione industriale, agricola, ma anche di speculazione e euforia.
L’America non è pià quella del primo novecento. E’ una grande Nazione, che sta cambiando, uscita più ricca dalla guerra e immersa in una economia globalizzata.
La produzione industriale Usa salì del 64 per cento rispetto anche ai fiorenti anni di produzione bellica, favorita dagli ordini europei, nazioni uscite in ginocchio che dovevano per buona parte riconvertire le proprie industrie.
Questa crescita, in una nazione come gli Stati Uniti in cui il governo repubblicano stava praticando una rigida politica conservatrice, con un benessere economico che arricchì pochi impedendo una crescita sostanziale nella capacità di spesa nella popolazione, drogò il mercato azionario.
La crescita della borsa, diventò per chi aveva un minimo di capitale, una lotteria in cui si vinceva sempre. Gli agricoltori cominciavano ad avere capacità economica per gli ordini che venivano dall’Europa, e comprarono azioni facendo sopravvivere artificialmente una economia ormai solo speculativa.
La situazione però non resse alla diminuzione degli ordini di alimentari di un’Europa ormai divenuta più autonoma nella produzione agricola. Gli agricoltori cominciarono a vendere per rientrare e, con azioni in mano a pochissimi, la situazione precipitò.
Il 3 settembre per l’indice Dow Jones 1929 fu l’apice dell’ascesa. Già nei giorni successivi si ebbero segnali di cedimento. In un mese Wall Street si ridimensionò del 17 per cento. Nulla però rispetto a quello che venne ad ottobre. Il 24, giovedì nero, fu il giorno del crollo. Da quel momento la storia diventò una serie di drammi che toccarono tutti i continenti, a dimostrazione di una economia ormai globalizzata.
Solo nel ’32 l’America si riprese. Il paese uscirà dalla Grande Depressione con un cambio di filosofia totale, attraverso il New Deal di F. Delano Roosevelt.