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Questo è il corteo storico diretto da Ghi Meregalli, un evento che non è solo composto dagli attimi brevi della sfilata

Il corteo è anche quello che non si vede, a partire dalla profondità di una percezione del passato, la considerazione della memoria come arricchimento del presente e del nostro io, non qualcosa che non serve al presente.

Il Corteo è piacere, lavoro ma anche cultura, perché nel millennio digitale il rischio è convincersi che il senso della vita, la spiegazione, li si trovano a pochi centimetri da noi

o in quello che accade affacciandoci alla finestra pensando che più in là di quello che vediamo, non esiste nulla.

Essere comunità. Magari un gruppo che lavora ad un evento, che mette in campo passione, cultura e amore,

i segni alti delle epoche che provavano a costruire abitazioni con il concetto di ciò che doveva durare

Monza è stata tanto grande da essere capitale, e luogo che ha detenuto e detiene il segno dell’impero, la corona ferrea.
