MONZA – Quando si sono accorti che la figlia quindicenne aveva iniziato a fare uso di sostanze stupefacenti, dopo avere iniziato una relazione con un ragazzo molto più grande di lei, i genitori non sono rimasti a guardare. Grazie alla loro iniziativa la Polizia di Stato è riuscita a smascherare l’attività di spaccio. Il fidanzato della ragazza e alcuni suoi amici dovranno ora vedersela con l’autorità giudiziaria.
Tutto ha avuto inizio nel settembre del 2016, quando i genitori si sono presentati in lacrime al commissariato cittadino della Polizia di Stato descrivendo la difficile situazione della figlia. L’adolescente era ormai intrappolata tra l’amore e la droga, incapace di uscirne con le proprie forze.
Partendo dal giovane, C.M. italiano classe 1995 residente a Carnate, la conseguente indagine della Polizia di Stato, tramite l’analisi delle amicizie della minorenne, ha consentito di individuare altre 4 persone tutte attive nello spaccio di stupefacenti. In particolare, M.J tunisino classe 1972 e P.A. italiano classe 1969, entrambi residenti a Villasanta, risultavano essere spacciatori di eroina, ceduta spesso a minorenni nei pressi della stazione ferroviaria di Monza o direttamente vicino alla loro abitazione. C.S., italiano classe 1991, e V.E., italiano classe 1984, entrambi residenti a Monza, risultavano gli spacciatori di cocaina e cannabinoidi.
Erano questi i fornitori di C.M., che non esitava a cedere l’eroina oltre che alla giovane fidanzata, ad altri giovanissimi. A carico di tutti venivano quindi raccolti incontrovertibili elementi di reità.
Il 3 maggio gli agenti del Commissariato hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal Tribunale di Monza a carico del fidanzato, di M.J. e di P.A., nonché decreti di perquisizione a carico di tutti gli indagati. Nell’abitazione di uno di loro è stata trovata, oltre a bilancini di precisione e al materiale per il confezionamento dello stupefacente, anche una pistola a salve priva di tappo rosso.
L’indagine ha messo in evidenza il preoccupante fenomeno del ritorno dell’eroina tra i giovanissimi, grazie al suo bassissimo prezzo di vendita al dettaglio (10 euro la dose) e alla facilità nel suo reperimento nei luoghi “storici” di spaccio come la stazione ferroviaria di Monza e i giardini pubblici.