La Margherita, i petali dell’amore

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La Margherita, i petali dell'amore

M’ama, non m’ama…quale innamorato non si è affidato ai petali di una Margherita per conoscere il suo destino…M’ama, non m’ama…chi non ha sfogliato i suoi petali bianchi sperando che uscisse la risposta tanto agognata…M’ama, non m’ama…chi si è ritrovato a maledire il responso di quella Margherita, perchè nella vita l’amore prende sempre la piega che gli è già stata data dal destino?

Nonostante le illusioni e le speranze sfumate al vento come i petali sottili, bianchi e delicati della Margherita, tra innamorati, il fiore è sempre stato l’equivalente di una confessione e di pegno di sentimento eterno. M’ama non m’ama…

La Margherita, i petali dell’amore

Se la rosa è il simbolo, da sempre e per sempre, dell’amore passionale e della dichiarazione amorosa a tutti gli effetti, la Margherita resterà sempre il fiore che custodisce il sentimento dell’amore, quel sentimento non ancora sbocciato, non ancora dichiarato, che non ha ancora visto la luce del sole, ma che brilla già forte e luminoso come il giallo intenso e corposo del suo capolino.

La Margherita è quel fiore che è anche un po’ vittima del nostro sentimento d’amore, per esso, per ricevere una risposta che in realtà non conserva e non conosce, si lascia sfogliare, lascia che le nostre dita, uno ad uno, la privino dei suoi petali. Quei petali così sottili, così bianchi e delicati che anche una folata di vento sembrerebbe capace di portali via. Quelli stessi petali che all’innamorato paiono una prosecuzione del suo cuore…M’ama, non m’ama…dei fili candidi che si tendono verso l’amato, alla disperata ricerca di una risposta, di quella conferma tanto agognata…M’ama, non m’ama…e poi cadono a terra, sfioriti, una pennellata bianca sull’asfalto, un lieve manto bianco tra i fili d’erba.

La Margherita, i petali dell’amore

Leggende e usanze di un fiore messaggero dell’amore

Di leggende e di credenze sulla Margherita ce ne sono moltissime, una di esse racconta che una ragazza avrebbe potuto sapere per quanti anni doveva ancora aspettare di sposarsi, contando quanti di questi fiori erano rimasti in una manciata strappata ad occhi chiusi.
Un po’ come la tradizionale e più conosciuta usanza di sfogliarne i petali, anche in questo caso si affidava alla Margherita, tramite un gesto del tutto casuale e non calcolato, la risposta alle proprie domande.
Ma le risposte che cerchiamo possono davvero essere nascoste in un fiore così bello? Oppure è solo il destino, per quante volte lo si possa interrogare, ad aver già scelto per noi?

Altre leggende ci parlano di cavalieri innamorati che partivano in battaglia appuntando sulla propria uniforme una margherita, mentre le loro amate li attendevano disegnando questo fiore. Una sorta di Penelope, fuori dal mito, che invece di filare la tela, dipinge e ridipinge una Margherita in attesa del ritorno dell’amato.

La Margherita, i petali dell’amore

Inoltre, dopo aver ricevuto una proposta d’amore, era tradizione che la fanciulla rispondesse in modo affermativo indossando una ghirlanda di margherite sul capo. E così, dal fiore delle risposte e delle speraze silenziose degli innamorati, la Margherita si trasforma anche nel fiore simbolo delle promesse d’amore e del loro coronamento.

Secondo un racconto cristiano, invece, i Re Magi capirono di aver trovato la Sacra Famiglia di Gesù neonato quando, dopo aver chiesto un segno in aiuto, notarono improvvisamente moltissime piccole margherite bianche nei pressi di una stalla e ne riconobbero la somiglianza con la luminosa stella cometa che li aveva condotti a Betlemme.

Margherita…non solo sogni d’amore e speranza…

Nella mitologia romana, il fiore della Margherita è protagonista di una vicenda sì, d’amore, ma tutt’altro che romantica. Per sfuggire alle attenzioni indesiderate di Vertumno, il dio dei boschi e delle stagioni, la ninfa Belide pregò gli dèi di aiutarla a sfuggirgli. Dunque, accolta la sua richiesta, gli dèi la trasformarono nel piccolo fiore Bellis, nome scientifico della Margherita pratolina.

Secondo una leggenda celtica, invece, gli dèi avevano sparso a terra le margherite, simbolo di innocenza, per alleviare il dolore ai genitori dei bambini morti durante il parto.
E ancora si sfogliano i petali della Margherita, ma non a ritmo del dolce ritornello “M’ama, non m’ama”…i candidi petali cadono a terra per nascondere una fanciulla vittima di un amore malato, o per scendere come un soffice manto di neve sul cuore spezzato di chi ha perso un figlio.

La Margherita, i petali dell’amore

Infine, nel Medioevo, gli agricoltori inglesi sostenevano che la bella stagione non fosse ancora arrivata finché non si posava il piede su sette (o nove o dodici) margherite fiorite tutte insieme, improvvisamente, nel prato.
Una rondine non fa primavera…ma una Margherita forse sì.
M’ama, non m’ama…

Francesca Motta

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