Nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la nostra rubrica non poteva che regalare simbolicamente a tutte le donne una Rosa. Da sempre simbolo della femminilità per eccellenza e dell’amore. E se si pensa al gesto tradizionale di ricevere una rosa da parte di un uomo, un fidanzato, un marito, un amante, il fiore è simbolo dell’amore maschile donato alla propria dolce metà femminile.
In questo contesto, quindi, la Rosa si inserisce a pieno diritto nelle nostre pagine oggi, per celebrare la donna e per denunciare la violenza di ogni genere contro di essa.
Si dice che “una donna non si debba toccare nemmeno con un fiore” per esprimere il significato che non esiste mezzo o giustificazione che possa spiegare un atto di violenza e di crudeltà contro una donna. Neppure un fiore, l’oggetto più delicato e ricco di dolcezza che esista in natura, può essere usato contro di lei, per nuocere al suo essere intoccabile.
Eppure, purtroppo, questa frase resta solo e soltanto un proverbio, un monito non ascoltato, forse nemmeno preso in considerazione. Perchè le donne, al giorno d’oggi soprattutto, vengono toccate, violate e maltrattate con molto più di un fiore.
Rosso…donna!
Il nome Rosa deriverebbe dal celtico rhood o rhuud, che significa “rosso”. Il colore più vivido e acceso tra tutte le tonalità ma, allo stesso tempo, ricco di sfumature differenti. Come l’anima femminile, tenace e forte, eppure estremamente delicata e, talvolta, fragile. Una fiamma che brilla rossa e vivace quella della donna e della Rosa, ma che ha bisogno di essere alimentata e protetta dal vento impetuoso.
Nata dalla spuma del mare che condusse la dea Venere sulla terra ferma, la Rosa è a tutti gli effetti il fiore della femminilità. Generata dallo stesso mito che celebra la creazione di Venere, la Rosa da secoli è il simbolo dell’amore, della devozione, dell’ammirazione, della bellezza e della perfezione: il bocciolo ben chiuso, ancora dormiente del fiore, incarna la castità femminile, mentre la Rosa sbocciata rappresenta la bellezza giovanile.
Un’altra leggenda racconta che dalle lacrime miste a sangue di Adone, l’amante di Afrodite ferito in battaglia, crebbero dei fiori molto profumati, delle rose rosso sangue. Per la prima volta, in questa leggenda ci viene presentata l’anima ambivalente della Rosa che, come dimostra la storia di Adone, è amore e passione, ma anche lacrime e sangue, dunque gioie e dolori.
Anche presso i Romani erano molte le storie sulle rose: una delle più belle racconta che Flora, dea della primavera e dei fiori, supplicò gli altri dèi di aiutarla a dare nuova vita alla sua amica defunta, trasformandola nella Regina dei Fiori. Fu così che un dio le ridiede la vita, un altro la immerse nel nettare, un altro ancora le diede il profumo, un altro il frutto e, infine, la dea Flora le donò i petali. Il risultato di questi doni fu proprio la Rosa. Da questa leggenda scaturisce tutta l’importanza racchiusa nel gesto di regalare una Rosa: lei, la Rosa, regina dei fiori e nata dalla generosità degli dèi, è il fiore perfetto per donare tutto il proprio amore.
Un sodalizio di petali e spine
Con i suoi petali che si schiudono gradatamente, quasi a poteggerne il centro unico e pregiato, la Rosa simboleggia, inoltre, il segreto che deve essere custodito o, se proprio, svelato con delicatezza. Per questo motivo papa Adriano VI fece scolpire sui confessionali una rosa a cinque petali, stemma del sacro vincolo della segretezza che ogni sacerdote deve mantenere nei riguardi dei penitenti che si rivolgono a lui nella confessione. A questo proposito, la locuzione latina sub rosa esprimeva una confidenza fatta in assoluto segreto.
Tipico ed il più apprezzato regalo per la ricorrenza di San Valentino, oppure per la Festa della Mamma, oppure ancora come ornamento per varie celebrazioni tra cui quelle matrimoniali, la Rosa ha la capacità innata di esprimere una gamma di innumerevoli sentimenti in base alla tintura dei suoi petali. La Rosa color porpora, ad esempio, è una promessa di amore eterno e solenne, mentre quella rosso fuoco simboleggia la passione.
Assai caratteristico, inoltre, è il numero con cui le Rose vengono regalate. Sempre in numero pari, seguendo la classica regola della dozzina, perchè il più che romantico messaggio di cui si fa promotrice la Rosa, è quello che l’unione fa la forza. Anche regalando solamente due Rose, la coppia di fiori simboleggia l’importanza della solidarietà e la differenza che può fare un sodalizio.
Il fiore della Rosa che è una dichiarazione d’amore sincera e toccante, si dice sia il prediletto delle fate ma, allo stesso tempo secondo altre dicerie, è noto come il fiore delle streghe per via delle sue spine. Un duplice aspetto quello della Rosa che è del tutto speculare con le vicende della vita. Una vita che è un eterno alternarsi di petali e di spine, di amori e di sofferenze, di fine e di nuovi inizi, di gioie e di dolori.
La Rosa, regina di tutti i fiori e della natura, è immagine della donna e della sua femminilità. Una femminilità che sboccia silenziosa ma bellissima e che si protegge con le sue spine.
Francesca Motta
