Lazzate, incredibile: chiude il centro profughi!

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Una delle manifestazioni davanti alla palazzina di corte di via Volta 14

LAZZATE – La notizia è di quelle che lasciano a bocca aperta: il centro per l’accoglienza dei migranti chiude i battenti. A darne la comunicazione è l’amministrazione comunale dopo aver ricevuto una comunicazione da parte della D&G Research. Ancora una volta, ed è la seconda, il borgo più padano della Brianza riesce a respingere l’insediamento.

Ignote le cause che hanno portato a questa decisione. Tutto fa supporre che l’associazione abbia deciso, sebbene finora sia stata sempre supportata dalla Prefettura, di non proseguire il braccio di ferro con l’amministrazione comunale e con la cittadinanza che, a più riprese, ha dimostrato di non gradire l’arrivo dei migranti.

“Poche ore fa – commenta Andrea Monti, assessore alla Sicurezza – l’associazione D&G Research ha comunicato l’immediata cessazione del progetto di accoglienza per i quattro richiedenti protezione internazionale arrivati pochi mesi fa. Se da una parte non si può dire di aver scritto la parola fine a questa vicenda, dall’altra si può segnare sicuramente un punto a favore dell’amministrazione leghista di Lazzate, tra le poche ad aver affrontato a testa alta e senza timori reverenziali le ire del Prefetto“.

“Incassiamo questa prima vittoria – aggiunge Monti – , constatando che per una volta possiamo dire che non vince la prepotenza e l’arroganza di chi vuol imporre progetti di questo tipo all’insaputa di tutti e calpestando la stessa amministrazione comunale. Ma non è ancora finita, perché è chiaro che l’intenzione dell’associazione sarà quello di attivare nuovamente in futuro il centro. Per questo chiediamo al Prefetto di convocarci immediatamente, al fine di informarci sulle intenzioni future e darci la possibilità di illustrare tutti i punti di contrarietà e di difformità degli immobili, rispetto a quell’attività, che abbiamo più volte ribadito negli ultimi mesi”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Loredana Pizzi: “Abbiamo ricevuto una breve comunicazione dall’associazione, crediamo che abbia giocato un ruolo decisivo l’atteggiamento fermo dell’amministrazione comunale e la reazione decisa della popolazione, contraria a questo progetto di presunta accoglienza imposta dall’alto”.

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