Lazzate, tornano i profughi: in via Volta una coppia con due bambini

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LAZZATE – Una coppia di nazionalità imprecisata con due bambini di 1 e 3 anni. Sono i migranti che, dalla giornata di lunedì 6 novembre, hanno trovato ospitalità in un appartamento di via Volta 14. Quello in cui, già durante l’estate, erano state sistemate due nordafricane con altri due bambini, poi fuggiti tutti e quattro senza lasciare traccia.

A rivelare la notizia del nuovo insediamento è l’assessore Andrea Monti, raccontando che il Comune ha ricevuto una lettera da parte dell’associazione D&G Research: “Una mail in cui non viene nemmeno indicato il destinatario (tralasciando l’assenza dei saluti formali, perché ormai le buone maniere non vanno più di moda), in cui non esiste nemmeno una firma apposta in calce, se non riportata la ragione sociale e l’indirizzo, ci fa sapere di aver inserito 4 stranieri nell’appartamento di loro proprietà, quello contestato di via Volta 14”.

L’assessore, dopo avere esultato per la partenza dei primi quattro migranti, aveva confessato che in cuor suo si aspettava l’arrivo di altre persone. Ciò non toglie che la delusione è enorme: “Non importano i morti, bisogna continuare. Non importa nemmeno, tornando al caso di Lazzate, che il Comune a più riprese abbia diffidato proprietà e Prefettura a continuare in una attività che non risulterebbe conforme alle norme urbanistiche e ai regolamenti edilizi. E senza che nessuno, seppur sollecitato, abbia mai prodotto mezzo foglio o mezza giustificazione che comprovi il contrario. Non importa nulla, si va avanti calpestando tutto e tutti. Questa è l’Italia”.

 

 

L’assessore evidenzia che la stessa D&G Research riconosce che i nuovi arrivi sono inseriti in un contesto potenzialmente a rischio o comunque ostile, evidenziando al Comune “quanto quanto sia delicata la situazione per questi particolari ospiti e prenderne atto, al fine di predisporre tutte quelle misure (esterne all’abitazione privata), tutelanti i minori e le persone vulnerabili, legate alla sicurezza e all’ordine pubblico nel rispetto del valore del genere umano”.

 

Monti, però, mostra la diffida che era stata indirizzata all’associazione: “Ricordo solo che il rispetto delle istituzioni, delle leggi e delle norme che regolano la civile convivenza, sta alla base di ogni rapporto. Chi le viola, o non ne tiene conto, o peggio le calpesta, in generale non può ritenersi mai dalla parte della ragione”.

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