L’Enpa avverte: “Attenzione ai cani che arrivano dal sud”

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Salvatore Russo chiede di trasformare il giardino di via Poliziano in area cani

MONZA – Sono sempre di più i monzesi che cascano nella rete di Internet trasformandosi in salvatori di cuccioli altrimenti destinati a una vita dietro le sbarre di qualche canile del Sud. Ma così come velocemente hanno deciso di accogliere un cane, altrettanto rapidamente si rendono conto di non essere in grado di gestire il nuovo ospite che, salvato da una triste vita in Campania, Calabria o Sicilia va poi ad affollare il già popoloso canile di Monza.

Un problema molto diffuso: facebook fa presa sulla pietà e sul buon cuore delle persone postando immagini e descrizioni commoventi di cani abbandonati nelle campagne e nelle città del Sud destinati a una triste vita dentro i box di un canile. Post condivisi la maggior parte delle volte da associazioni serie, ma anche da persone senza scrupoli che pensano al profitto e non al benessere dell’animale. Così che la diffusione diventa capillare e sono sempre di più coloro che a Monza e provincia si fanno prendere dal musetto compassionevole di quel cagnolino che hanno visto su facebook e decidono di adottarlo.

Parte così la staffetta, il cane arriva a destinazione, la gioia di qualche giorno poi però quando la gestione dell’animale diventa difficile e magari anche onerosa da un punto di vista economico – perché magari il cane soffre di qualche patologia che non era stata precedentemente indicata – la soluzione diventa quella di portarlo in canile.

“C’è un arrivo massiccio di cani dal Sud – conferma Giorgio Riva presidente dell’Enpa di Monza – Cani accolti in buona fede ma che fin da subito presentano difficoltà nella gestione quotidiana. Si tratta il più delle volte di cani abituati alla strada e non a un ambiente domestico, alcune volte scappano e le famiglie che non riescono a gestirli alla fine decidono di portarli in canile”.

Un appello quindi a non cadere nelle bufale della rete e soprattutto di essere consapevoli che aprire le porte della casa a un cane è una scelta responsabile e per tutta la vita. “Quelle foto e quei post diffusi attraverso facebook prendono il cuore e la pancia – precisa Riva – La rete ha tanti meriti, ma anche tanti pericoli”.

Dal Sud arrivano cani che molte volte non sono neppure microchippati, sprovvisti anche di libretto sanitario, in aumento anche gli episodi di abbandono di cani provenienti dal Sud nelle aree di sguinzagliamento di Monza e Brianza. E alcune volte c’è persino chi si ritrova ad aprire le porte di casa a un cane diverso da quello che aveva visto sul post.

Una triste realtà e a rimetterci è sempre l’animale che si vede così due volte abbandonato: prima dal padrone di qualche paese del sud Italia dove peraltro c’è una concezione diversa del cane e poi dalla nuova famiglia che non riesce a gestire quell’ospite non abituato alle regole tra le mura di un appartamento di città.

L’appello è quindi sempre e solo uno: se volete aprire davvero le porte della vostra casa a un cane rivolgetevi all’Enpa. Di cani in cerca di una famiglia ce ne sono tanti di taglia piccola, media e grande. Qualcuno giovane, qualcuno adulto, qualcuno ormai anziano ma tutti bisognosi di affetto e di amore.

“Condivido l’appello di Giorgio Riva – aggiunge Barbara Zizza anima del gruppo facebook “Monza a 4 zampe” – dietro la rete ci sono volontari che lavorano di pancia, associazioni serie ma anche gente senza scrupoli. Il mio consiglio è di controllare la veridicità del post, di raccogliere più informazioni possibili sull’animale, chiedere una copia via email del libretto sanitario e delle vaccinazioni. Non date soldi se non siete più certi, esistono persone che lucrano sugli animali”.

Di staffette non andate a buon fine dal Sud Italia purtroppo ce ne sono. “Cani che una volta arrivati a destinazione, aperta l’auto per consegnarli alla nuova famiglia sono scappati e non stati più ritrovati – aggiunge – Ma anche cani spacciati per sani ma che poi dopo qualche giorno nella nuova famiglia hanno presentato i sintomi della malattia. Chi li ha addottati con sincero amore li ha tenuti, qualcun altro invece li ha portati in canile”.

La paura di incappare in qualche pseudo associazione è grande. “Fidatevi di quelle associazioni come l’Enpa che chiedono sempre un percorso di pre e post affido”, aggiunge Zizza.

Condividendo il messaggio dell’Enpa di Monza che sul sito scrive “Adottare un cane vuol dire scegliere di convivere e di condividere con lui la nostra vita, per tutti gli anni della sua esistenza. Il cane è capace di amarci in modo incondizionato, anche se non assecondiamo tutti i suoi bisogni: spetta a noi assumerci la responsabilità di garantirgli una vita in salute e ricca di giochi, di stimoli, di passeggiate e di attività fatte insieme. Ricordiamoci che non è il cane che chiede di stare con noi: siamo noi a decidere per lui. E dopo poco tempo, vi assicuriamo che non riuscirete più a starne senza. In caso di prima adozione o per qualsiasi altro motivo, la nostra sezione potrà darvi tutto l’aiuto necessario attraverso educatori esperti. Invitiamo tutti a non acquistare animali nei negozi, negli allevamenti commerciali o peggio ancora in fiere o garden, poiché troppo spesso questi animali sono oggetto di traffico illecito di cuccioli provenienti dai Paesi dell’Est”.

B.Api.

24 Commenti

  1. Trovo assurdo questo articolo e i suoi contenuti..ma che significa? un cane non è sano si abbandona? un cane non ha i vaccini si abbandona? Anche quelli che non vengono dal sud..anche quelli che ci regalano dalla cucciolata del nostro vicino..e per assurdo anche quelli di allevamento possono mostrare nel tempo patologie non visibile o svilupparle successivamente..e che si fa..si abbandona? Credo che questo articolo tenti di giustificare una pratica deprecabile, vile e inumana! Prendere un cane ha dei costi..richiede impegno e pazienza sempre…e quando si prende un cane da un canile si deve avere la consapevolezza che ci vorrà ancora più pazienza…impegno e risorse! Diciamocela tutta invece..molta gente gira su Facebook annoiata..vede il cucciolo con i grandi occhi tristi..si fa prendere dai 5 minuti di “io ti salverò” e poi arrivato al momento concreto rende conto di cosa veramente significhi avere un cane! Un cane non è un pupazzo programmato a fare solo coccole senza sporcare..senza chiedere attenzioni e tempo! I volontari fanno quello che possono..ce ne sono di bravi e dal cuore grande…altri meno bravi..anche disonesti alcuni come in tutte le categorie ma il fine ultimo deve essere solo trovare una casa e amore a tutte quelle creature vittime dell’essere umano! Non condivido assolutamente quanto scritto e lo dico da padrone di cane non del sud ma che ha richiesto una profonda dedizione…Invitate piuttosto le persone a fare scelte consapevoli per evitare che questi cani diventino vittime più e più volte dello sconsiderato essere umano!

    • Brava! Sono concorde con lei! Adesso il razzismo si estende oltre che alle persone anche ai cani del sud Italia, io sono sconcertata! E non perché sono originaria del sud ma perché credo che la provenienza dei cani non centri nulla con tutto il resto raccontato nell’articolo. Che Dio ci liberi dall’ ignoranza e dal pregiudizio che sono piu’ temibili di qualunque belva feroce!

  2. Abito in Friuli e 9 anni fà ho adottato un cane da un canile Friulano.Non mi hanno fatto ne pre affidi ne post affidi…il cane si è rivelato problematico praticamente da subito.Ho fatto un percorso con una comportamentalista e i problemi che aveva sono stati superati…Nord o Sud non fà differenza…il cane può aver problemi comportamentali o di salute sia che si trovi in Veneto o in Sicilia.Tutto stà nel buonsenso…Se addotti un cane che è a 3000km da casa tua…addotti a “scatola chiusa” e questo lo devi mettere in conto.Come devi mettere in conto che,anche se addotti dal canile vicino casa,una volta fuori dalla struttura il comportamento può non essere lo stesso che aveva in canile…Detto ciò trovo veramente sciocco e fuorviante quest’articolo.

    • Potremmo dire altrettanto del suo commento. Probabilmente non ha letto nemmeno l’articolo o, se lo ha fatto, è stato in modo molto distratto. Il problema comportamentale di un cane può verificarsi in tutto il mondo. Che ovvietà!
      L’Enpa (Ente nazionale protezione animali) non si riferisce ai canili. Ce ne sono di seri in tutta Italia, dal nord al sud isole comprese. Il presidente, che tocca con mano queste situazioni nella sua quotidianità, si riferisce all’annuncio di privati sul web avendo riscontrato questo fenomeno. Prendiamo atto che per lei dare la parola a un esperto del settore che mette in guardia o suggerisce di chiedere garanzie è veramente sciocco.

      • Mi spieghi allora la differenza tra richieste di adozione di privati tra nord e sud. Vuole affermare che solo dal sud c’è la possibilitá che arrivi un cane che poi evidenzi problemi comportamentali?ma che discorsi fate?gli stessi che fate su qualsiasi argomento nelle vostre sagre leghiste,vergogna a provare a disincentivare le adozioni con argomentazioni cosí basse.

        • Non c’è differenza di adozioni fra nord e sud. Solo che noi siamo al nord, e scriviamo da qui, Cani del nord hanno problemi comportamentali? Certo.
          Ma credo che se si depuri il cervello dal concetto di leghismo e antileghismo, un cane che ha vissuto lunghi periodi per strada ha probabilmente più possibilità di avere problemi, no?
          E purtroppo è al sud, che a quel che risulta a tutti, ci sono cani liberi. Al nord, almeno in Lombardia, ciò non è. E’ leghismo? No, solo una realtà.

    • Che discorso è, scusa? Non prendi “scatola chiusa”, devono essere i volontari che devono avere il buon senso di:
      1. Mettere annunci veritieri
      2. Avvertire l’adottante dei problemi di salute o comportlamentali del cane
      3. Portare all’adottante il cane che ha chiesto (se ti ha chiesto una taglia media o piccola non gli porti un cane di 30kg)
      4. Monitorare la convivenza tra i due per almeno un mese, specialmente se si tratta di prima esperienza
      Mi rendo conto che quello del volontario è un lavoraccio, ma come tutti i lavori (retribuiti e non) richiede un certo buon senso e una buona dose di onestà sì verso l’animale, ma anche verso l’adottante che spesso viene ricattato moralmente davanti a un cane malato e insultato o minacciato se poi non accetta di adottare un cane che non è quello che ha scelto. A che scopo mettere gli annunci? A questo punto facciamo al contrario, chi vuole un cane mette l’annuncio “cerco un cane” e gliene presentano uno a caso. Dai, non si fa così, diamo un minimo di colpe anche a chi fa le cose a cavolo e non solo a chi si ritrova fregato!

      • Come si fa a conoscere tutto di un cane randagio? Allora dovrebbero essere monitorati in un rifugio o associazioni serie. Dove ci sono questi posti disponibili? Perché si chiamano.in causa sempre le volontarie? Volontarie vuole dire alla fine occuparsi personalmente a cercare un rifugio a proprie spese e che non sono.poche parliamo di un cane ma dobbiamo sapere che i randagi sono tanti.e molti malati (le autorità sono assenti) e se finiscono nei canili.pubblici o convenzionati vengono.abbandonati. Invece ci sono ASL veterinarie che funzionano tipo Milano tu chiami il.canile ed escono.subito. Comunque per tanti cani randagi bisogna intervenire alla cattura fatta da una persona specializzata. Vedete non e facile se una volontaria si dovrebbe occupare solo di un cane randagio passano.mesi e tutti gli altri fanno una brutta fine.

    • Infatti sono senza parole … che razzismo … da parte dell’Enpa non immaginavo un discorso del genere …. Perche la gente disonesta esiste solo a sud?!? Ma vi rendete conto di quello che scrivete e’ questo il messaggio che volete inviare !!
      Senza parole… al sud no. C’ e’ la stessa concezione del cane , ma come vi permettete di giudicare, perche’ a Monza o al nord non c’ e’ gente che abbandona i cani…

  3. Il fatto e’ che tanti credono che prendere un cane in famiglia e’,, come prendere un giocattolo, io ho sempre avuto cani nella mia vita,,sempre liberi in giardino ma quando ho capito che non ero piu’ in grado ho dovuto rinunciare,,sebbene mi dispiaccia molto.

  4. Un articolo pieno di ignoranza. Come si fa a scrivere che la ricerca di padroni per cuccioli bisognodi siano bufale della rete? Viene il sospetto che chi scrive sia il solito rozzo leghista che fa di tutta un’erba un fascio.il problema non è nei cani del sud ne’ tantomeno nelle associazioni di volontari che cercano di fare del bene,il problema è nella brava gente di monza che prima di prendere decisioni importanti come prendere in adozione un cane dovrebbe pensare se ne sia davvero in grado. Un consiglio,anche prima di scrivere sciocchezze sarebbe bene informarsi sempre per evitare queste figure da barotti.

  5. Buongiorno e grazie per la partecipazione.
    Credo che se si voglia allontanare da una concezione di rozzezza, bisogna saper leggere le cose per quello che sono.
    Nell’articolo, evito di fare copia e incolla, non ci sono affermazioni nette, rozze.
    Si dice che capita (sempre più) che ci sono annunci unicamente rivolti a strappare l’emozione delle persone con foto emozionali. Che capita che queste foto siano di cani che fino a quel momento sono stati per strada, quindi con problematicità, che capita che questi cani vengano adottati da buone volontà che poi però si trovano sormontate dai problemi.
    E’ stato scritto in una intervista di un giornale Brianzolo, e quindi è scontato che si parli da Monza. Si riferisce a cani per strada, e credo si assodato che questo purtroppo avviene più che altro al sud. Se da un capita (metta lei la probabilità che questo avvenga in realtà) si legge un imperativo, questo è una impressione di chi legge. Idem per la collocazione geografica, etc etc. Idem per la certezza assoluta del dare dell’ignoranza, del rozzo, del leghista ad un articolo che certezze, mi sembra, non dà. Rozzo, vuol dire non far differenze, non leggere sfumature, eleggersi a titolatore della realtà e degli altri.
    Grazie per l’attenzione. Se volesse esprimere la sua visione ai lettori del giornale, il giornale è comunque sempre a sua disposizione

  6. Carissimo signore,ha scritto benissimo.
    Mi sono ritrovato da poco a fare un adozione a distanza.
    Trovandomi una brutta sorpresa,
    senza essere avvisato delle problematiche di salute,serie che del cane.
    Per fortuna le volontarie, e gli educatori della mia città hanno capito il grave problema, aiutandomi con professionalità e amore, per me, e per il cane.
    Il cane dev’essere visto personalmente nei canili per valutare carattere e stato di salute, per accertarsi che sia stato vaccinato,sverminato,curato e tutte le cose che un canile dovrebbe fare,
    così da non andare incontro a queste situazioni.
    Sicuramente le volontarie che lavorano,
    cercando di salvare questi animali da queste realtà,sono in buona fede,ma nella disperazione di salvare più cani possibili,a volte commettono degli errori,loro stesse riferiscono che hanno pochi minuti per entrare nelle gabbie.
    Tanto quanto le persone che adottano a distanza devono valutare molto bene,
    I rischi che si può andare incontro.

  7. Non capisco i commenti! Io mi trovo nel momento di decidere se adottare un cane che viene da Roma… sono incerta! Amareggiata perché mi sono affezionata appena ho visto la foto e ora mi ritrovo a leggere questo articolo e a capire che la serietà non esiste più. Non è colpa di chi ha scritto l’articolo se al sud il randagismo è una piaga, se filariosi e leismaniosi sono largamente diffuse! All’inizio di questa avventura ho avuto a che fare con gente che chiedeva soldi, che li manda senza vaccini e cip! Il mio veterinario mi ha sconsigliato di adottare da fuori, io sono comunque incerta! Ma non si può negare che le stesse volontarie del sud indichino che il cane andrà o al nord o al centro! Ci sarà un perché???? Ed è lungi da me essere razzista ma non tollero il vittimismo!

  8. Vorrei sapere da Laura se poi ha adottato il cane e se si, come è andata.
    Anch’io ho visto una cagnolina su internet e poi con con videochiamata e vorrei adottarla mi spiace solo un po’ per il lungo viaggio.
    La questione salute si mi preoccupa un po’, il discorso comportamentale, non so dire.
    Il cane che ho.ora viene da un canile in zona e ho avuto molti problemi dal.punto di vista comportamentale. Mi.ha fatto sudare sette camicie ma è un molto intelligente ed affettuoso. Era impaurito e ha dovuto capire le cose e adesso è il mio amore incondizionato.
    Comunque se qualcuno ha fatto l’esperienza dell’adozione dal sud mi farebbe piacere mi contattasse così da potermi dare qualche buon consiglio.
    Grazie a tutti.

  9. Mi sembra inopportuno che l ENPA sconsigli di adottare cani del sud ,dal momento che ha propri canili,forse dovrebbe creare qualche canile in più al sud e con i suoi mezzi fare tante sterilizzazionii .Sembra anche poco generoso dare tanto peso a qualche caso infelice invece di apprezzare l’ opera delle volontarie del sud.Ho fatto da garante per tre adozioni in LIguria,dove vivo, tutte ben riuscite e seguite con cura da chi proponeva

  10. come per qualsiasi cosa fare di tutte le erbe un fascio è a dir poco semplicistico. affido i cani che trovo ai volontari della mia città catanzaro per le adozioni perché con il preaffido sono più tranquilla che vadano a finire in buone mani fino a quel momento li tengo io in stallo facendo controlli veterinario primo vaccino test lehismania asseverati dai libretti sverminazione antipulci ecc asseconda dell’ età
    tenendoli in casa o comunque a contatto con persone è animali si educano è per i cani è cosa veloce non mandiamo selvaggi o ammalati o se lo sono e troviamo affido anche per questi la patologia viene palesata….poi va da se che ci sono volontari professionali e non ma questo ribadisco vale per tutte le categorie ergo anche per i dirigenti delle associazioni animalistiche…neanche si può immaginare quanto cani e gatti vengono salvati al sud da situazioni a dir poco disumane dai volontari ….buttare fango così significa non sapere di cosa si sta parlando

  11. Sto cercando di adottare un cane,hanno già richiesto documenti,visita della volontaria,doveva arrivare sabato,non è arrivata poi questo sabato,ma non rispondono al telefono è inventano un sacco di scuse,sono della Calabria e asso per certo che stanno consegnando cani senza documenti,a Firenze è già successo,se sabato non mi arriva il cane,visto che ho già stampato i messaggi,li denuncio,sicuramente dietro c è un grosso bisness

  12. Credo che l’articolo parta da un presupposto sbagliato, cioè che sia sbagliato affidarsi a volontari singoli invece che ad associazioni per evitare che chi adotta un cane, trovandosi di fronte a problemi più grossi di quanto previsto e non essendo in grado di affrontarli, a volte (forse anche spesso) abbandona il cane in un canile o sul territorio. Il presupposto non deve riguardare chi manda un cane in adozione al nord senza conoscerne bene problemi e caratteristiche, la base deve essere che chi adotta un cane deve sapere che non potrà MAI sapere con sicurezza cosa aspettarsi. Un cane salvato dalla strada o da un pessimo canile del sud ha quasi sempre problematiche comportamentali e di salute che emergeranno solo dopo la permanenza in casa degli adottanti, di fronte ad una nuova vita completamente diversa, e a volte inizialmente destabilizzante per il cane. La colpa di tutto è di chi adotta credendo di trovarsi di fronte a un dolce peluche affettuoso, ordinato e sano e alla prima difficoltà crolla. Non sono problemi dei volontari, sono solo problemi di adottanti che si presentano ai preaffidi come disposti a tutto e invece mentono spudoratamente pur di avere il cane. Quando si vuole veramente un cane, si deve essere pronti a tutto: ho adottato un cane che sembrava essere di piccolo-media taglia, buono e affettuoso. E’ diventato un “cagnolino” di 40 chili, spaventato e mordace per paura. L’avevo voluto, mi sono per così dire rimboccata le maniche e affrontato i problemi. Il cane è rimasto con me per tutta la sua vita.

  13. Io ho adottato un cane del sud e lo riadotterei altre mille volte nonostante le sue paure e il suo non riuscire a stare solo . Troppo comodo portarli dopo al canile. Se non siete in grado non adottateli nemmeno. Il problema non sono i cani del sud ma chi li fa arrivare al Nord per poi chiuderli in canile. Non sono giocattoli o peluches, ma la gente non capisce e i cani ne vanno di mezzo…in questo caso pure i volontari

  14. Buongiorno, vorrei prendere le difese del presidente E.N.P.A. (Monza), in quanto è ovvio che sbaglia nello (scegliere/usare) il sostantivo “CONCEZIONE”; sono sicuro che intedesse dire: ” al sud ci sono persone che hanno MENO RISORSE da dedicare ai cani.
    Questo perché, solo una persona DISCRIMINANTE, può credere VERAMENTE che la popolazione del MERIDIONE abbia: “un OPINIONE/ un’ IDEA/ un PUNTO di VISTA/ una VISIONE”…..( questi sono TUTTI SINONIMI della parola usata dal Presidente, CONCEZIONE DIVERSA, o DIVERSA CONCEZIONE, del sud CONTRARIAMENTE al nord.
    Concludo citando uno scritto di Hugh Kingsmill……sicuramente una persona, lui si colta:
    ” La società è basata sulla CONCEZIONE che OGNUNO è UGUALE, ma i MEZZI di SUSSISTENZA sono DIVERSI per TUTTI.”
    Grazie della cortese attenzione, cordialmente.

  15. Buongiorno, vorrei prendere le difese del presidente E.N.P.A. (Monza), in quanto è ovvio che sbaglia nello (scegliere/usare) il sostantivo “CONCEZIONE”; sono sicuro che intedesse dire: ” al sud ci sono persone che hanno MENO RISORSE da dedicare ai cani.
    Questo perché, solo una persona DISCRIMINANTE, può credere VERAMENTE che la popolazione del MERIDIONE abbia: “un OPINIONE/ un’ IDEA/ un PUNTO di VISTA/ una VISIONE”…..( questi sono TUTTI SINONIMI della parola usata dal Presidente, CONCEZIONE DIVERSA, o DIVERSA CONCEZIONE, del sud CONTRARIAMENTE al nord.
    Concludo citando uno scritto di Hugh Kingsmill……sicuramente una persona, lui si colta:
    ” La società è basata sulla CONCEZIONE che OGNUNO è UGUALE, ma i MEZZI di SUSSISTENZA sono DIVERSI per TUTTI.”
    Grazie della cortese attenzione, cordialmente.

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