MONZA -. Nata in città, ma di origini siciliane, è talmente orgogliosa di sentirsi una figlia di Teodolinda che ha deciso di trasformare i gioielli artistici della città in gioielli da indossare. Così che adesso Duomo, Arengario e Villa Reale sono diventate collane, pezzi unici in rame smaltato che stanno andando a ruba tra le monzesi, ma non solo. A lanciare la nuova moda Elisabetta Liprino, monzese doc, che da anni gestisce il negozio di accessori “Portobello” in via Mantegazza.
Come (quasi) tutte le donne ama la moda: borse, borsette, foulard, cappelli e soprattutto gioielli. Ma oltre ad essere una fashion victim è anche una grande amante di Monza, della sua storia e delle sue tradizioni. Orgogliosa di essere monzese ha deciso di far conoscere i gioielli della città facendoli riprodurre in collane, in pezzi unici sul rame smaltato.
“Tutto è nato per caso – ci racconta, mostrandoci soddisfatta il Duomo smaltato sullo sfondo blu – L’anno scorso stavo assistendo allo spettacolo in piazza Duomo a conclusione della sfilata storica di Ghi Meregalli quando, estasiata, ho avuto l’illuminazione. A Monza abbiamo gioielli che tutto il mondo ci invidia, perché non far indossare questi gioielli anche alle donne monzesi?”.
Poi l’incontro fortuito con Dario, un artista brianzolo, che è riuscito a trasformare l’idea di Elisabetta in un oggetto. Cuore e mani si sono incontrate dando vita a questa originale collezione che sta già spopolando tra nonne, mamme e nipoti.
“Ogni collana viene realizzata seguendo la tecnica dello champlevè – spiega – Un processo che viene eseguito ad altissima temperatura, fondendo lo smalto su una superficie metallica, in modo che i materiali restino fortemente legati anche quando l’opera si raffredda”.
Un Duomo, una Villa Reale o un Arengario di tutte le dimensioni e forme, lanciato poco prima di Natale e che ha conquistato subito il consenso delle signore. “La prima persona che lo ha acquistato mi ha fatto commuovere – aggiunge – Una nonna che, appena l’ha visto, orgogliosa mi detto: sono monzese e voglio indossare il mio Duomo”.
Un amore per la sua città che Elisabetta esprime ogni volta che Monza finisce nelle cronache nazionali per ospitare grandi eventi. Non solo il Gran Premio o l’arrivo di Papa Francesco. A maggio una vetrina ad hoc e in rosa per celebrare il passaggio del Giro d’Italia, e in questi giorni in occasione del passaggio televisivo dei tesori del Duomo nella trasmissione di Alberto Angela ha messo in vetrina i libri storici della città, volumi prestigiosi sui suoi monumenti fino all’ultimo libro dedicato agli alabardieri e presentato settimana scorsa al Museo del Duomo.
“Ringrazio Titti Gaiani per questa ultima e bellissima pubblicazione – conclude – Gli alabardieri sono un gioiello della nostra città e noi ne dobbiamo andare fieri”.
Con un accorato appello ai suoi colleghi negozianti. “Dal centro alla periferia mi piacerebbe contagiare anche gli altri commercianti con questo amore e orgoglio di far parte di questa città – conclude – Sarebbe bello se tutti allestissero, anche solo una piccola parte della vetrina, con gioielli o simboli di Monza”.
Anche questo è un biglietto da visita, anche questo è un modo per esprimere l’attaccamento alla propria città.
Barbara Apicella