Lo Yoga è una cultura, da conoscere per stare bene

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Lo Yoga è una cultura da conoscere per stare bene

Lo yoga negli ultimi anni è diventato un fenomeno di massa tanto che le Nazioni Unite nel 2014 hanno deciso di celebrarlo con una Giornata mondiale fissata per il 21 giugno (il solstizio di estate).

Oltre al riconoscimento delle Nazioni Unite e all’istituzione della Giornata mondiale, lo yoga è diventato anche Patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Questa antica disciplina indiana sta vivendo oggi soprattutto in occidente e tra le donne (una pratica nata in oriente ed esclusivamente per gli uomini) un vero e proprio boom. Una ricerca condotta da Yoga Alliance riporta che sono circa 36.7 milioni gli americani che praticano regolarmente yoga mentre nel 2012 erano 20,4 milioni. In Italia non ci sono dati ufficiali recenti ma, tra scuole e pratiche casalinghe, si sfiorano i 2 milioni.

Lo yoga è una cultura  diventata un argomento di gran moda… ma cos’è veramente lo yoga?

Una prima risposta si può trovare negli “Yoga Sutra” di Patanjali, vera e propria Bibbia dello yoga scritta in un anno non ben precisato compreso tra il 200 ac e il 200 dc. Si dice che lo yoga sia la sospensione delle modificazioni mentali ossia avere una mente senza pensieri e preoccupazioni che ci permetta di trovare il nostro vero sé (quello immutevole, la scintilla di divino che è in ognuno di noi).

Come si concilia questa definizione con le articolate e plastiche posture che spesso si vedono sui giornali e sui libri e fanno spesso pensare allo yoga come ad una pratica di fachiri, contorsionisti ed equilibristi?

Le asana (le plastiche posizioni, appunto. Asana è un termine sanscrito che significa “seduto”, stranamente, ed è appunto questa antica lingua indiana quella che caratterizza tutti i nomi delle posizioni) sono solo una parte dello yoga (Patanjali, sempre lui, parla di ben 8 passi nel percorso dello Yoga), la più famosa e appariscente, che conduce chi si dedica a questa millenaria tradizione a raggiungere un equilibrio che non sia solo del corpo, ma anche di mente e spirito. Iyengar (uno dei principali maestri yoga del ‘900) diceva: “Il corpo è il mio tempio e le asana sono le mie preghiere”.

Ma lo yoga è una cultura che insegna anche controllo del respiro, ritenzione dei sensi verso il nostro interno, concentrazione, meditazione e, se mai ci arriveremo, illuminazione (il famoso Samadhi). Lo Yoga è una cultura e una filosofia di vita che riempie l’esistenza di chi ci si dedica (anche se spesso chi vediamo armato di tappetino nelle palestre dimentica tutto quello che non sia riferito al corpo).

Insomma, sono tanti i motivi che possono portare allo yoga: ridurre lo stress, sanare qualche acciacco soprattutto alla colonna vertebrale (elemento centrale della pratica lungo la quale si localizzano i famosi chakra), risolvere problemi legati all’autostima.

Non importa quale sia il motivo, l’importante è decidere, cercare un centro yoga che ci affascini, srotolare il tappetino e praticare!

Sibilla Vecchiarino

Yoga Magazine

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