SEREGNO – Era l’unica persona finita effettivamente in carcere con la maxi operazione condotta due settimane fa dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza e dalla Procura Distrettuale Antimafia. Antonino Lugarà, imprenditore di 64 anni, potrà ora lasciare la struttura penitenziaria. Finirà in un ospedale per detenuti.
La decisione è stata presa da Pierangela Renda, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza (colei che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, ndr), che ha accolto la domanda avanzata dall’avvocato difensore Luca Ricci.
Una perizia medica, infatti, ha stabilito che le condizioni di salute di Lugarà, già colpito da patologie croniche poi aggravate a un recente intervento, risultano incompatibili con il regime di detenzione in carcere.
Pare che l’avvocato avesse chiesto, alla luce di questa perizia, la misura degli arresti domiciliari. Il Gip, invece, ha deciso che l’imprenditore dovrà essere ospitato in una struttura ospedaliera per detenuti che sarà individuata al più presto dalla casa circondariale.
Lugarà era finito in carcere con l’accusa di corruzione, nell’ambito della stessa inchiesta che aveva portato a sottoporre agli arresti domiciliari l’ormai ex sindaco Edoardo Mazza per la vicenda della costruzione di un supermercato sull’area ex Dell’Orto in via Valassina.