BUSTO ARSIZIO – Da mesi era stato segnalato quale autore di aggressioni fisiche e vervali nei confronti delle tre donne con le quali divideva l’abitazione: la compagna, la mamma e la zia, queste ultime entrambe ultraottantenni. Nei giorni scorsi l’uomo di 52 anni, residente in città, con numerosi precedenti penali alle spalle, è stato portato in carcere dagli uomini del Commissariato cittadino di Polizia. Hanno bussato alla sua porta per notificare e dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari Piera Bossi su richiesta del Pm Chiara Monzio Compagnoni, per maltrattamenti e lesioni personali.
Le sue intemperanze, che dallo scorso mese di aprile avevano richiesto in più occasioni l’intervento delle forze dell’ordine, erano per lo più causate dall’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, dalle quali il pregiudicato è dipendente da molti anni, e dal conseguente e continuo bisogno di denaro.
Comportamenti che, in spregio all’età avanzata e ai malanni delle due congiunte e alla difficile condizione della compagna, con a carico un figlio disabile, si concretizzavano in ingiurie, minacce di morte, spintoni, schiaffi e lancio di oggetti tra i quali coltelli, tanto che in due occasioni la madre e la zia erano dovute ricorrere alle cure dei medici per escoriazioni e un trauma cranico.
Gli investigatori del Commissariato di via Ugo Foscolo, allarmati dalla crescente gravità delle condotte del cinquantaduenne, hanno quindi raccolto tutti gli elementi di prova a suo carico e inoltrato un’informativa alla Procura della Repubblica, che ha richiesto e ottenuto dal Gip la misura cautelare più restrittiva, in forza della quale l’uomo è stato prelevato dalla sua abitazione e portato in carcere dai poliziotti.
