Mancata fusione Bea-Cem, Mazzuconi: “Un’occasione sprecata”

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DESIO – Un’importante occasione mancata. Così Daniela Mazzuconi,  presidente di Brianza Energia Ambiente Spa commenta la mancata fusione con Cem Ambiente: “Mi spiace molto per la decisione dei soci Cem di non procedere ulteriormente nel percorso di fusione tra le due società: si perde, a mio parere, un’occasione importante per il territorio di dar vita a una società pubblica forte che si occupasse del ciclo integrato dei rifiuti con indubbie ricadute positive sia per quanto concerne l’ambiente e, in particolare, il profilo della ricerca e dell’acquisizione di nuove tecnologie, la riduzione dei rifiuti e il trattamento della frazione residua, sia per quanto concerne la qualità del servizio reso ai cittadini, sia per il contenimento dei costi complessivi”.

Mazzuconi evidenzia che “la situazione era già in stallo da un anno circa, quando, con il nuovo corso in Cem, la mia richiesta di procedere alla nomina di un ultimo perito che verificasse le ipotesi sottese ai due piani industriali è stata disattesa. Tutta la documentazione concordata era stata fino a quel momento messa a disposizione da entrambe le società. Così non è stato per l’ultimo passo”.

Il presidente di Bea, nella nota diffusa alla stampa, fa anche alcune puntualizzazioni sullo smaltimento rifiuti: “Come dovrebbe essere noto a tutti, in Lombardia in questo momento per una serie di ragioni storiche non mancano i rifiuti e i prezzi sono in costante, continua e forte ascesa. Bea, per venire incontro alle numerose richieste e non discriminare nessuno dei richiedenti, ha addirittura pubblicato una gara che prevedeva un’offerta di 120 euro/tonnellata in aumento (assegnato un lotto di 2000 tonnellate a 127,20 euro e un secondo lotto di 2000 tonnellate a 128,67 euro) e pagamento anticipato (511.000 euro al netto di IVA di incasso anticipato) per chi vuole conferire a Desio, perché il mercato in questo momento registra una grande domanda di spazi di incenerimento ed una scarsissima offerta. Preciso che Bea, a differenza di altri termovalorizzatori lombardi sia pubblici sia privati, sta prendendo solo rifiuti prodotti in Lombardia. Rilevo che Cem ha bandito negli scorsi mesi una gara per smaltire il rifiuto secco a 95 euro/tonnellata e tale gara è andata deserta, e per questo si è vista costretta a ritirare le gare relative ad altri due lotti identici. Poi ha ribandito a prezzi più alti (100,50euro/tonnellata) per non andare in emergenza, in quanto il contratto precedente non era prorogabile, e la gara è stata vinta da un’associazione temporanea di imprese tra Bea e Prima, la società che gestisce il termovalorizzatore di Trezzo: prezzo finale all’impianto 100,35 euro/tonnellata (i soci Bea pagano 80 euro/tonnellata)”.

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